venerdì 14 dicembre 2012

Yes we can be imperfect


Last week I met Sharon Gannon, she is my guru and friend, she was in Milano to introduce her new book: " yoga and vegetarianism". 
I met Sharon for the first time 5 years ago in London...I was there to partecipate to jivamukti workshop and to interview David and Sharon. At this time I didn't know that my life would have changed
In this first workshop met one person who change my approach to eat, to cook, to love myself...in London David Life asked for  my feelings for yoga. After 3 months Sharon sent to me an email where she asked to me if I wanted to help her to organize the first jivamukti workshop in Milano...I said "yes!" ....we spent a beautiful time in Milano for my birthday With  their blessed presence...After this experience I decided that jivamukti method was like me, in this time my couple was in deep crisis but I continued to teach yoga and to write my articles, to study...so after 2 years I met Sharon in Berlin, during other Jivamukti workshop, she gave me a new big opportunity, she spent a special moment with me...and in Berlin I shared my experiences with an amazing friend who taught me "what does respect and  love mean"...after Berlin I got divorced and many things changed in my life, my yoga attitude changed in my life, my sense of love changed in my life...my way to cook changed...after 1 year Sharon called me again and asked to me if I wanted to go to London to the jivamukti teacher training...and she offer to me a partial scholarship, at the same time she introduced me with her pubblisher to help her to promote her book in Italy...life is amazing...because for me was impossible to come to London last November, but I decided to go to New York next April...during this time where I was in Milano with Sharon I understood  some more things about my life, about my yoga sensibility...about my approach to vegan food and to love...I interviewed Sharon and she gave to me more than I thought..she told to me about a special, traumatic moment where her life changed...where she decided to became herself...in this way Sharon helped me to understand that life is imperfect and more amazing than we can think and in every moment, in every place we can decide to change our life...it is not important who you were...the most important is who you are...are you ready to change?
After this last days with Sharon Gannon, I understood more about imperfection, about my life style...my yoga on the road...
Now for next Cristmas I'm writing my new book  and yes ...I have a dream: to ask to Sharon. If she want to write an introduction with her sensibility...with her great heart...with her sense of life.
It is not important who you were...it is more important who you are and who you want to become!
Where ever you are believe in your honesty and coherence...
Let it go!
Benedetta


lunedì 19 novembre 2012

Incontrando Thinch Nhat Hanh...il mantra dedicato all'amore

La storia di tutti si trasforma ogni giorno...cammino per le strade di una metropoli affollata, potrebbe essere ovunque tu vuoi.
Osservo gli sguardi delle persone, la fretta, la calma, la vita...sapete che uno dei rimedi più efficaci contro la disperazione, contro la malattia, contro l'incoerenza e' ...l'amore...quando parlo d'amore non lo faccio pensando a una sola frequenza ma a più frequenze...l'amore e' va accompagnato, valorizzato in questo mondo così spesso confuso, capriccioso.
Mi piace condividere con chi mi legge rientrando a casa, aspettando qualcuno, intraprendendo u viaggio...ho ritrovato un mantra a mio parere straordinario, di grande forza, coraggio donato dal monaco Thich Nhat Hanh, ecco una storia e un senso da ritrovare ogni giorno al principio e al termine di una giornata...legge telo piano...con pazienza verso voi e chi vi siede accanto...
Il Mantra dell'amore...

Il dono più grande che possiamo fare agli altri è la nostra vera presenza. Sono qui per te è un mantra da pronunciare in perfetta concentrazione. Se siete concentrati, corpo e mente uniti, si rivelerà una vera presenza e qualsiasi cosa diciate diverrà un mantra. Non è necessario usare mantra sanscriti o tibetani, potete usare la vostra lingua: 'Caro, sono qui per te'. E se sarete davvero presenti, il mantra compierà un miracolo. Voi, l'altra persona, la vita stessa diventeranno reali in quel momento. In questo modo, porterete felicità a voi stessi e all'altro.

So che ci sei e sono molto felice è il secondo mantra. Quando guardo la luna, respiro profondamente e dico: 'Luna piena, so che ci sei e sono molto felice'. Faccio lo stesso con la stella del mattino. La scorsa primavera ero in Corea e camminavo consapevolmente tra le magnolie. Guardai un fiore di magnolia e dissi: 'So che ci sei e sono molto felice'. Essere lì davvero e comprendere che anche l'altro è lì è un miracolo. Se, contemplando un tramonto, ci siete davvero, lo riconoscerete e lo apprezzerete profondamente. Guardando il tramonto, mi sento molto felice. Ogniqualvolta siete davvero lì, potete riconoscere e apprezzare la presenza dell'altro: la luna piena, la stella polare, le magnolie e la persona che amate di più.

Prima di tutto praticate l'inspirazione e l'espirazione profonda, per recuperare voi stessi, poi sedetevi vicino alla persona che amate e, in quello stato di profonda concentrazione, pronunciate il secondo mantra. Sarete felici voi e l'altro insieme. Questi mantra si possono praticare nella vita quotidiana, ma perché funzionino davvero, dovete praticare la consapevolezza del respiro, la meditazione seduta e camminata, di modo da rendere la vostra presenza una vera presenza.

Il terzo mantra è: Caro, so che soffri. Ecco perché sono qui per te. Se siete consapevoli, noterete che la persona che amate soffre. Se, quando soffriamo, la persona che ci ama non se ne rende conto, soffriamo di più. È sufficiente praticare il respiro profondo e sedersi vicino, dicendo: 'Caro, so che soffri. Ecco perché sono qui per te.' e la sola presenza allevierà molta della sua sofferenza. Siete in grado di farlo qualsiasi sia la vostra età, anche se siete dei bambini.

Il quarto mantra è il più difficile. Si deve praticare quando siete voi a soffrire e credete che la persona che amate sia la causa della vostra sofferenza. Il mantra è: Caro, soffro. Per favore, aiutami. Sono solo cinque parole, ma sono molte le persone che non sono in grado di pronunciarle a causa del loro orgoglio. Se qualcun altro avesse fatto o detto quella cosa, non soffrireste così tanto. Ma proprio perché è stata la persona che amate, vi sentite profondamente feriti. Vorreste solo andare a piangere nella vostra stanza. Ma se l'amate veramente, quando soffrite tanto, dovete chiedere il suo aiuto, dovete vincere l'orgoglio.

In Vietnam c'è la storia famosissima di un marito che dovette andare in guerra, lasciando la moglie che era incinta. Tre anni dopo, fu congedato e poté tornare a casa. La moglie andò ad accoglierlo all'ingresso del villaggio, portandosi il figlioletto. Quando marito e moglie si videro, non riuscirono a trattenere le lacrime. Si sentirono grati verso gli antenati che li avevano protetti, perciò il giovane chiese alla moglie di andare al mercato a comprare frutta, fiori e altre offerte da porre sull'altare degli antenati.

Mentre lei era a fare spesa, il giovane chiese al bambino di chiamarlo papà, ma il figlio rifiutò: 'Signore, voi non siete il mio papà. Il mio papà veniva ogni sera e la mamma parlava con lui e piangeva. Quando la mamma si sedeva, anche papà si sedeva. Quando la mamma si coricava, anche papà si coricava'. Nell'udire queste parole, il cuore del giovane si fece di pietra.
Quando la donna tornò, egli non riusciva nemmeno a guardarla. Offrì i frutti, i fiori e l'incenso agli antenati, fece le prosternazioni e, poi riavvolse il materassino, senza permettere alla moglie di compiere gli stessi riti, poiché non la considerava degna di presentarsi davanti agli antenati. Ella non comprese il perché di quel modo di agire. Nei giorni successivi, il marito non rimaneva a casa, andava a bere e non tornava che a notte fonda. Alla fine, dopo tre giorni di quella vita, ella non riuscì più a sopportare la situazione e si buttò nel fiume, annegando.

La sera stessa del funerale, quando il padre accese la lampada a kerosene, il bambino esclamò: 'Ecco il mio papà!' e indicava l'ombra che il padre proiettava sul muro. 'Così veniva papà ogni sera e la mamma parlava e piangeva con lui. Quando la mamma si sedeva, anche lui si sedeva. Quando la mamma si coricava, anche lui si coricava'. 'Caro, da quanto tempo sei lontano. Come farò a crescere tutta sola il nostro bambino?' diceva piangendo alla sua ombra. E una sera che il bambino le chiese chi e dove fosse suo padre, ella indicò la sua ombra sul muro e disse: 'Ecco tuo padre'. Sentiva così tanto la sua mancanza!

D'improvviso il giovane padre comprese, ma era troppo tardi. Se appena il giorno prima fosse riuscito ad andare dalla moglie a dirle: 'Cara, soffro tanto. Nostro figlio parla di un uomo che veniva ogni sera, con cui parlavi e piangevi, che si sedeva quando tu ti sedevi. Chi è?' la donna avrebbe avuto la possibilità di chiarire la situazione. Ma non l'aveva fatto, per orgoglio. Lo stesso era stato per la donna. Anche lei si era sentita ferita profondamente dal comportamento del marito, ma non aveva chiesto il suo aiuto. Avrebbe dovuto praticare il quarto mantra: 'Caro, soffro tanto. Per piacere, aiutami. Non capisco perché non mi guardi e non parli con me. Perché non mi permetti di prosternarmi agli antenati? Ho fatto qualcosa di male?'. Se lo avesse fatto, il marito le avrebbe riportato le parole del bambino. Ma anch'ella, prigioniera del suo orgoglio, non chiese nulla.

Nel vero amore, non c'è posto per l'orgoglio. Non cadete nella stessa trappola. Quando vi sentite feriti dalla persona che amate, quando soffrite per causa sua, ricordate questa storia. Non agite come la madre e il padre del bambino. Non fatevi bloccare dall'orgoglio, praticate il quarto mantra: 'Caro, soffro. Per piacere, aiutami'. Se realmente pensate che l'altro sia la persona che più amate nella vita, dovete farlo. Quando l'altro udrà le vostre parole, tornerà a se stesso e praticherà lo sguardo profondo. Insieme potrete risolvere la questione, riconciliarvi e dissolvere quella percezione.

giovedì 8 novembre 2012

Yoga hair style

E poi ci sono quelle mattine in cui vado dal parrucchiere, si dal parrucchiere, si come una persona normale! A volte ho la sensazione che un insegnante yoga non possa considerare questa ipotetica normalità! Eppure si, siamo altamente normali, almeno anche un po' anti convenzionali!
Dal parrucchiere si può pensare a qualcosa di diversamente utile?
Esercizio yoga per chi dal parrucchiere non ama andare o ci va, lo adora ed e' l'unico tempo che ha a disposizione? Seduti su di una sedia comoda:
Yoga hair style...respira profondamente punta i piedi a terra, solleva i talloni spostando il peso sulle punte, espira lascia andare i talloni, riappoggiali a terra, porta le spalle indietro, come se le scapole volessero toccarsi tra loro.
Osserva la tua immagine riflessa nello specchio e e distendi il volto sorridendo notando cosa oggi ti piace di te! Stendi le mani e poi stringile a pungno per qualche attimo! Allenta la presa e rilassa i muscoli del corpo, ora concediti di avere tempo per te, ascolta una canzone che ti piace, ridi!
C'è chi crede che solo recandosi in un centro yoga o in una SPA vi si fa del bene...io dichiaro che il beneficio più grande si trova nella capacita' che tu hai di affidarti al tempo presente, nel concederti anche pochi minuti, secondi per ascoltare, per stare dentro le tue sensazioni, per assaporare, masticare, camminare, baciare, abbracciare...
Ultimo proposito che sia come un mantra: prendi una bottiglia d'acqua, portala con te oggi, scrivici sopra una parola, la mia e' "AMORE", quella di cui hai bisogno...ed ogni volta in cui berrai un sorso percepirai i benefici di quell'intenzione, come un mantra che scorre dentro te! Provare per credere!
Love and peace
Benedetta

martedì 6 novembre 2012

Airplane yoga

Preparare un viaggio dove, come?
Ci sono persone che viaggiano senza accorgersene, ci sono persone che hanno bisogno di preparativi meticolosi, ci sono perone che viaggiano e basta...
Il viaggio ci appassiona ogni giorno, ogni ora...il viaggio stesso e' il tragitto che facciamo ogni giorno da casa al lavoro!
Personalmente ho sempre avuto curiosità verso ciò che mi circonda, ricordo che quando non avevo i soldi per viaggiare, meticolosamente mi allenavo a cercare un nuovo sguardo, una nuova avventura nel tragitto che facevo da casa fino a scuola, con il tram o a piedi!
Ricordo la curiosità da bambina con i miei genitori, in macchina con una montagna di valige, quando si andava al mare o in montagna!
Ricordo i primi viaggi in treno...il più intrigante verso la Germania quando ero all'università, poi la Francia...e la Spagna!
Poi l'aereo...lunghi percorsi o corti...l'Argentina resta il più bel volo!
I miei viaggi sono stati fatti per: studio, vacanza, passione, curiosità, amore ( tanti per amore) lavoro, quando ho iniziato ad insegnare yoga la mia geografica si e' ampliata come un abbraccio a tutto tondo!
Chi viaggia per insegnare yoga, per andare a scoprire una nuova scuola, un nuovo maestro, oppure ancora un luogo da ritrovare, un luogo mistico!
Personalmente da qualche tempo viaggiare in aereo non mi piaceva, non sempre, il che risultava essere un problema per una come me che vorrebbe vedere il mondo da più angolazioni e che per lavoro insegna in diverse parti del mondo!
Adottavo una tecnica, quando avevo paura, chiedevo alla persona che era seduta vicino a me (spesso un estraneo) se potevo tenere la sua mano...buffo? Forse, ma funzionava...si perché il problema, ovveo l'ansia si verificava quando ero sola, ma se il mio vicino stringeva la mia mano questo mi rassicurava, come a dire " stiamo condividendo la paura...e la paura scivola via" .
Voglio precisare che non vi era da parte mia alcuna malizia, alcun interesse altro...e la cosa stravagante e' che tutto sommato ho trovato persone che erano particolarmente felici di tenere la mia mano, accadeva che le persone si raccontassero!
Ho conosciuto tante storie in viaggio, e la cosa straordinaria e' che molte di queste riguardano  gli uomini, sono straordinariamente romantici! Gli uomini ai quali chiedevo la mano in prestito  erano fidanzati o sposati e come per magia bastava che io facessi una domanda sulla donna amata per ricevere in cambio un mondo di emozioni!
Gli uomini che amano davvero sono tanti, di ogni età, religione, cultura...potrei scrivere un romanzo sulle storie belle, di coraggio, di positività  ricevute in cambio di una mano.
L'ultima riguarda un uomo che viaggiava spesso per lavoro, quando gli chiesi se potevo tener la sua mano durante il decollo e l'atterraggio, lui sorrise, mi inizio a parlare delle sue ansie e di come l'amore per la sua compagna lo avevano aiutato, sostenuto...lui viaggiava spesso per lavoro e lei gli mancava molto, così aveva deciso di trovare un compromesso tra il viaggio e il suo cuore...e vi era riuscito, aveva dimezzato i lunghi periodi all'estero e quando era lontano trovava modi creativi per stare vicino a questa donna che lui amava come nessuno mai...ricordo che mi disse di amarla come se fosse la prima volta amava, perché con lei aveva trovato complicità, questa era la vera intimità!
Potrei divagare a lungo...ma una lezione di yoga mi attende!
Come inizia la mia storia in volo? O meglio come nasce il desiderio di scrivere pagine dedicate allo yoga in viaggio?
Da qui, da un'ansia in aereo, da un gioco di mani in prestito...da una serie di piccoli accorgimenti per ritrovare la gioia di volare anche da sola! Yoga in volo per me ha significato prima accettare la paura, poi attuare un cambiamento, inizialmente condividere poi ritornare delicatamente a percepire me!
Ho raccolto molte storie attraverso le mie paure condivise, attraverso la serena possibilità di dire " anche io ho paura"... Oggi grazie allo yoga ed alla creatività di un'amica ho ritrovato il piacere di volare...yoga in volo?  Yoga in hotel? Si può, come?
Lo scopriremo durante le coordinate del mi prossimo viaggio!
Love and peace
Benedetta

domenica 4 novembre 2012

Amore ai tempi nostri

Ci sono momenti in cui ti chiedi cosa vuoi?
Io voglio una vita serena, fatta di cose semplici, di verità, di amore, musica, cuore, si ho sempre desiderato viaggiare, conoscere il mondo da uno sguardo altro, cambiando prospettiva, magari a testa in giù? Forse, che bello e' potersi prendere questo tempo, il tempo per accorgersi della vita che si vive e che forse ciò che chiedi ti sarà dato...il tempo per sentire che puoi meritarti questo amore, il tempo per vederlo crescere, il tempo per non avere paura, per accettare la paura!
Cosa e' yoga, cosa e' vita?
Non voglio essere un guro ma una persona reale che vive una vita d'amore, che cerca, che si dona...
Che bello poter dire a una persona che l'ami, se non puoi far questo nella tua vita allora sei prigioniero, e che valore ha l'amore universale se non puoi amare colui che scegli come compagno di viaggio? La vita per me e' un viaggio, ha questa straordinaria prospettiva...che può cambiare...e poi tutto si ritrasforma, il viaggio ricomincia e che bello quando trovi chi ti dice: " io resto...si voglio restare anche se il percorso sembra difficile, anche se pare faticoso...io ci voglio essere.."
Quando incontri un compagno di viaggio che ti dice: " io resto, non scappo anche se incontriamo una bufera...la superiamo insieme...possiamo farcela" che bello questo dono!
La mia via irregolare, questa notte dice di fermarmi qui a praticare la fiducia...a praticare la curiosità, la gioia...mi fermo qui nella città della gioia...e comunque vada mi fido, mi affido ...mi dono!
La notte chiede sonno, per dormire possiamo cercare un colore nella nostra memoria, un colore che ci dia pace...e poi ricordare, che ovunque siamo, la nostra casa si trova in un cuore che non ha paura di amare!
Come e' bello amarsi anche da lontano per poi ritrovarsi vicini al momento giusto, nel luogo giusto...così imperfetti e veri!
Love
Namaste
Benedetta

giovedì 1 novembre 2012

Yoga journal and yoga Journey

Oggi in edicola esce Yoga Journal Di Novembre, la copertina ritrae una mi immagine un po' futuristica...sono avvolta da una nuvola bianca, fiori e colori tenui che ricordano il cielo, i sogni...tutti noi abbiamo dei sogni che vorremo realizzare, spesso ci limitiamo, ci perdiamo di vista, ci auto convinciamo che sarà impossibile!
In questi giorni ho ospitato a Milano una cara amica e che si occupa di creatività e tecniche per ridurre lo stress. Mi spiegava che le parole hanno un potere grande, possono costruire o distruggere, se vogliamo cambiare la nostra vita e le nostre relazioni cambiamo le nostre parole? Si, esattamente questo!
Per alcune persone non e' così facile, immediato, per altre di più, ma si può fare molto, si può aver cura, pensare prima di parlare, scegliere le parole come ingredienti preziosi.
Se diciamo a noi stessi o ad altri: non sei bravo, non sei capace, sei sbagliato...stiamo creando una convinzione negativa, e questo significa limitare, noi e gli altri...se invece affermiamo: sei bravo, puoi farcela, sei straordinario, giusto...la forma, la biochimica, i risultati cambiano!
Yoga nella mia vita ha significato molto più di una parola, molte parole, molte scelte, quando ho deciso di creare uno yoga per la radio ho compreso che il benessere può e deve essere di tutti!
Tutti possono creare uno stato di armonia, per me yoga significa essere creativi, accettare gli sbagli, essere curiosi, rischiare di fare la cosa giusta!
C'è un esercizio che mi e' stato insegnato come un dono:
Quando sei stanco, spaventato, fermati, respira e ascolta, ascolta chi ti parla, ascolta le tue emozioni, prova a togliere paura, rabbia con un lungo respiro, scegli un colore che per te rappresenti qualcosa di molto piacevole e in quel colore, visualizza le tue parole, ciò che vuoi comunicare!
Io l'ho fatto, mi aiuta, mi sostiene quando devo  comunicare ciò che non sempre e' facile, quando voglio arrivare al cuore delle persone.
Ci sono incontri, ci sono parole che possono cambiare il nostro destino, se iniziamo ad affidarci al linguaggio dell'amore, se lo facciamo ogni giorno, noi, i nostri amici, i nostri figli, i nostri colleghi, i nostri affetti...tutto si trasforma.
Questa sera nel respiro di una parola possiamo sussurrare il nome di chi amiamo e lasciare che la nostra comunicazione divenga creativa!
Love
Benedetta

giovedì 25 ottobre 2012

London with Tara Stiles...and Reebok...new yoga life

I had a diner with newspaper journalists from Europe and US. Anyone has his own personality, the german woman is nice, the French one not at all as Tara Stiles says anyone "make his own rules." I guess in this kind of meeting it is hard to find oneness.
The agent of Tara speaks italian and makes me feel home. I like to hear italian spoken by an american, he is lacking of only our gesture. Speaking with Tara means talking about life, lifestyle, work experiences... And yoga! I find easy to share my experience even in a such glamour environment. My toughts are it is possible to be yoga star, to have money, beautifulness, youth. It sounds crazy but in Italy I never met all these things all together.
Among our small community I notice only Tara and me are vegan. Hopefully the restaurant has great dishes vegan. As I feel hot, I eat mostly raw vegetables so to make smile my guests.
I ask for Tara some more about her way to teach yoga, and how she inserted herself in the yogi world. She answers, and ask me about my point of view. We feel closed, in our anticonventional way of teaching. At one point I say Bye to go to my yoga class.




...ieri sera ho cenato con circa 10 giornaliste provenienti da Francia, Germania, America...le tedesche sinceramente sono simpaticissime! Più delle francesi? ...non me ne voglia l'amata Francia...
Al mio tavolo sedeva Tara ed il suo entusiasmante agente! Un uomo che per un anno ha studiato in Italia e...si parla anche italiano...ma la cosa straordinaria e' sentire parlare un americano l'italiano con quelle movenze tutte nostre con cui siamo noti nel mondo...che sulla bocca di un americano o inglese divengono così cool! siamo noti per la nostra gestualità...bellissimo essere l'unica italiana!
Qui non si parla solo di yoga, si parla di vita, di esperienze, di condivisione! Parlando con Tara, mi pare quasi di ritrovare un'amica, la cosa entusiasmante secondo me degli insegnanti americani...e' che non si atteggiano a guru...ma soprattutto che sono giovani! Voglio dire...sono giovani, belli, simpaticissimi...e questo non li penalizza, ma anzi li valorizza...!
Tara ed io parliamo la stessa lingua e mi fa sorridere avere la consapevolezza che tra molti siamo le uniche vegane...e ceniamo mangiando tofu...e insalate...sorrido...tutti al nostro tavolo sorridono di questo!
Tara ed io ci scambiamo idee, esperienze...la cosa che mi piace di più e' che c'è allegria tra noi...ovvero non ci prendiamo troppo sul serio...siamo anticoncenzionali...tutti a questo tavolo!
Ora scappo alla mia lezione yoga...presto vi aggiornerò sui dettagli di questo viaggio alla scoperta di un nuovo yoga life style?
Love
Benedetta

mercoledì 24 ottobre 2012

London...yoga life style

Finalmente arrivo a Londra, come dire questa città e' stimolante e al tempo stesso riflessiva...mi trovo al Sanderson Hotel, un luogo nel centro di Londra famoso tra i londinesi per il suo bar-ristorante, questa sera incontrerò lo staff Reebok e Tara Stiles per iniziare una nuova avventura! Il brand Reebok sta lanciando sul mercato italiano una nuova linea yoga e molto di più, mi sono innamorata del progetto ed ho deciso di accogliere con Reebok una collaborazione nella quale fondere la mia esperienza alla loro!
La nota azienda in America fa parlare da tempo, da quando Tara Stiles insegnante yoga, ex modella, collabora con Reebok, proponendo un nuovo approccio allo yoga, allo stile? Lo scoprirò per voi in questi giorni...e in questi giorni tra pratiche yoga, interviste, e momenti relax saprò come sta cambiando lo sguardo al mondo yoga, al benessere...come si cambia...e' curioso essere al tempo stesso spettatore e attore, non capita spesso.
Quel che so e' che la linea di Reebok ha un profilo yogico non solo confortevole ma anche politicamente corretto!
Si prevalentemente siamo donne...ovvero, insieme a me nello stesso hotel si trova il team...al completo...e qualche giornalista...tutte...donne...che lo yoga sia al femminile??! No proprio...ricordo David Life quando 4 anni fa, a Londra durante un'intervista mi disse: " prima le donne...poi gli uomini seguono e imparano..." mi piace questo profilo!
La cena di questa sera sarà dedicata alle donne che nel mondo vogliono praticare yoga? Quali?
Tutte!
Per ora passo e chiudo...domani continuerò a raccontarvi il mio sguardo forse anti convenzionale, trasversale su Londra!

domenica 14 ottobre 2012

Yoga to love

Anche questo yoga festival volge al termine, vorrei ringraziare tutti coloro che sono arrivati numerosi e pieni di gioia al mio workshop tenutosi venerdì sera...vorrei ringraziare Dario Vitale, amico e collega che mi ha assistita durante la pratica, vorrei dire grazie a Luigi Berardi che da lontano e' venuto ad accompagnare il nostro respiro con il suono delle sue pietre ed i racconti dei suoi paesaggi dell'anima...uno speciale pensiero va poi a coloro che non erano con noi, ma avrebbero voluto esserci, coloro che non fisicamente ma con il cuore erano li.
In quesi giorni ho scelto di praticare con un grande maestro, sensibile e umano, Gilchrist  Steward!
Lui e' un insegnante poliedrico, un personaggio di grande carisma...si e' parlato di amore, di  onesta', di forza, di coraggio per la vita...la sua pratica e' intensa, quasi provocante, nel senso che ti impone di fare esperienza delle tue paure, dei tuoi limiti, delle tue potenzialità...Steward parla di karma come azione, come amore...afferma che si, la pratica può essere difficile, ma anche la vita può esserlo e se tu non affronti, se non tenti, se scappi...allora che senso ha? Dice ancora: " ogni maestro ha un passato, un futuro...non importa se sei stato il peggio nel tuo passato, puoi iniziare da ora il cambiamento arriva con la pratica, ma se la pratica diviene subordinata al potere, al controllo, alla ricerca di perfezione, allora perde di ogni senso."
Steward pare più una rock star, se lo vedi e' un uomo semplice con due grandi occhi blu i dread e un fisico asciutto segnato da qualche tatuaggio, alla fine di ogni classe gli studenti accorrono ad abbracciarlo e gli chiedono una foto ricordo...io mi faccio timidamente strada tra molti, lo abbraccio e lui mi dice : "grazie"! Non ci siamo mai incontrati prima di ora ma sembra che lui accolga tutti con grande generosità e familiarità...sembra una rock star ma non si atteggia a guru voglio dire, e' un uomo che crede in ciò che fa senza dichiarare nessuna religione o dogma, nessun assoluto!
Afferma che lo yoga e' di tutti, di ogni religione, di ogni sesso, di ogni cultura...di chi mangia carne, di chi no, di chi beve, di chi no, di tutti...afferma che sono le donne ad avere forza, saggezza, le donne ad insegnare...gi uomini devono fare yoga per imparare...
Questo yoga festival si conclude con l'intento di promuovere uno yoga meno dogmatico?
Con l'intento di aprire le porte e fare entrare tutti?
Con l'intento forse di amare ciò che si può amare, cambiare ciò che si vuole cambiare, essere ciò che si percepisce di voler essere senza confini!
Lo yoga non so può chiudere in una scatola così come la vita...
Provare ad amare ciò che non e' semplice, provare a fare ciò che non e' facile, provare, riprovare, soprattutto crederci, avere l'umiltà di credere! E se sbagli ti rialzi e ci riprovi guardando il mondo da un'altra prospettiva!
Un festival a cuore aperto cambia la prospettiva di molti, trasforma!
Attua il tuo cambiamento...sii il cambiamento che vuoi !
Love & peace...peace...peace
Benedetta

venerdì 12 ottobre 2012

Yoga Festival 2012...irregularyoga to go...

Ogni anno il 12-13-14 Ottobre a Milano si vive, si celebra, si sperimenta...si pratica...tanto a Yoga Festival!
Un evento ormai famoso nel mondo al quale partecipano insegnanti provenienti da ogni parte del mondo, scuole, stili...la bellezza di questo Festival per me e' che il sapere, in questo caso lo yoga, e' di tutti! Non vi sono esclusioni!
Quest'anno in particolare il tema del Festival e': we share...condividere...
Mi piace moltissimo questa idea, insomma se siamo yoga, il senso e' condividi, fai esperienza e  senza pretesa alcuna sperimenta con un'ingenua curiosità.
Quest'anno a Milano Yoga Festival porto il mio ultimo lavoro, Irregularyoga to go...ovvero: vinyasa yoga for unconventional people and more...andare dove? Alla ricerca! Alla scoperta del corpo e dei sensi. Un viaggio tra le coordinate del proprio essere altrove e qui ora!
Irregularyoga parla del mio amore per il viaggio,  per la scoperta, parla di un progetto più ampio( www.irregularyogatour.com) parla di suoni dell'anima ecco perché la musica che ci farà danzare sarà toccata da Luigi Berardi, straordinario artista dalle sonorità emozionanti.
Il bello di questa "festa" e' che allo yoga festival non ci sono sono io ma tanti e tanti altri  workshop, conferenze, corsi di cucina, massaggi, riviste da consultare insegnanti con cui parlare, concerti...il fascino di questo luogo non luogo e' che la condivisione si sente, si fa, si alimenta.
E poi Milano per 3 giorni e' così bella, colorata... Questa sera ore 19 shala 3 vi aspetto per una pratica nuova, gioiosa, irregolare perche' non convenzionale!
Mi piacerebbe che condividere significasse oggi, aprirsi al nuovo, sorprendersi innamorati, affascinati dal giorno che stiamo per vivere...fare qualcosa di speciale per chi per noi e' un essere speciale, per chi ci accoglie in un abbraccio, per chi magari abbiamo perso lungo la via, per chi ha bisogno di noi, per chi sente la nostra mancanza, per chi vuole imparare qualcosa di nuovo, per chi vuole una possibilità...
Milano Yoga Festival 2012, 12-13-14 Ottobre!
Io ci sono e tu?
Love and Namaste
Benedetta

domenica 7 ottobre 2012

Una come me...yoga e...

Da qualche giorno ho perso di vista le pagine di questo blog!
Chiedo scusa a chi mi legge...questa settimana correndo tra una lezione e l'altra un giorno salendo su di un taxi un uomo mi ha chiesto:" ma lei essendo un insegnate yoga dovrebbe sempre essere tranquilla?"
Chi lo dice? Ci provo! Ci provo e poi cado a volte...questo e il bello della vita, ci provi, almeno ci provi...ieri la mia vicina di casa mi ha detto: " mai dire che non ci riuscirai...ci provi, ci riprovi e poi qualcosa arriva...diventa facile..."  la mia vicina non fa yoga, credo non abbia mai fatto yoga in vita sua...ma e' una donna positiva, ha 75 anni e tante storie nella valigia, il suo fare yoga consiste nel sorridere, cucinare cantando, pregare, passeggiare, viaggiare sui tram e curare suo marito, ridere con lui, far giocare i nipoti e ogni tanto quando mi vede sospirare, donarmi un abbraccio gratuito!
Ci sono giornate facili, altre difficili, ci sono incomprensioni, opportunità, questa e' la danza della vita...a chi mi dice che la vita e' difficile o che qualcosa Non e' possibile io rispondo che non ci credo!
E se questa giornata finisse o iniziasse praticando la ...positività?
Insomma se la lezione di oggi ci riportasse a credere in qualcosa?
La mia vicina mi insegna: tutto si può fare!
Ta le tante cose che si possono fare: si può viaggiare per cambiare prospettiva, si può smettere di giudicare!
Lezione numero due della mia vicina yogica per caso o per fortuna: ogni giorno fai qualcosa di nuovo, per far sorridere chi ami...prendi un aereo e vai ad abbracciare una persona lontana che ti manca, accendi il computer e scrivi una lettera a tuo figlio perché possa trovare il tempo per leggerla, infrangi le regole ogni tanto, le regole che tu stesso ti imponi!
Tra i miei nuovi propositi uno mi piace più degli altri: infrangi le regole che ti imponi per paura di riuscire, di farcela...
Questa sera mi addormento con miele e cannella!
Domani e' lunedì...inizia un nuovo ciclo!
Namaste
Bene

sabato 29 settembre 2012

Yoga life style...


Qualche giorno fa ho ricevuto una mail da una collega, che con tono arrogante mi accusava per aver scattato delle foto simili alle sue, e non contenta mi accusava di percorrere un cammino simile al suo, di rubare le sue idee...da quando le idee sono di proprietà di qualcuno? Da quando le posture yoga sono esclusiva di qualcuno? Da quando insegnare yoga e farlo creativamente e' esclusiva di qualcuno? Mando via etere questi interrogativi. Che per me trovano risposta nel buon senso nella fiducia, nel non lasciar spazio a competizione e confronto.
Ho iniziato a praticare yoga da bambina con un padre idealista e che qualcuno di recente ha definito il  Lorenzo Jovanotti di 30 anni fa...credevo che il mondo yoga fosse svincolato da ogni tipo di competizione, di ignoranza, di ipocrisia...poi crescendo ho compreso che insegnare yoga riflette la società in cui ci troviamo, riflette l'individuo e spesso quindi rispecchia l'incoerenza, la competizione, la menzogna, il sopruso...non dovrebbe essere così, ma accade e se lo sappiamo, se capiamo l'incoerenza che a volte si trova in una shala yoga, o in un insegnate, allora siamo più liberi, di sceglierci, di cambiare.
Alla mia collega che vive in mala fede vorrei dire di provare a fare un passo indietro, di essere un poco più umile, perché yoga non e una gara a chi vince il miglior premio, la miglior copertina di un giornale, o altro...yoga in senso non convenzionale non trova forse una definizione ristretta...ma se yoga nel suo termine significa Unione...andare contro, accusare senza cercare un confronto, un incontro...dettare legge o dettare un assoluto..questo per me e' altro dalla condizione di un maestro.
C'era tanto tempo fa un piccolo uomo a Milano che negli anni settanta ha portato dall'India a Milano la pratica yoga...il suo nome era Carlo Patrian, lui e' mancato qualche anno fa, in povertà e solitudine, i suoi funerali furono intimi, con poche parole e amici...ma chi e' passato dalla sua scuola, chi e' cresciuto con questo piccolo uomo sa che lui era un maestro, privo di giudizi, privo di ego, privo di senso di possesso...un piccolo uomo che ricordo dialogava con un saggio filosofo indiano e diceva:
" se vuoi cambiare il mondo, inizia a cambiare te stesso...un poco alla volta, ogni giorno...e  poi ricorda c'è posto per tutti, perciò non lasciare che il tuo sapere, a tua esperienza si rifletta in te, condividi, impara a condividere....vedrai ritornare a te energia e vita nuova."
A distanza di tempo ricordo le parole di un piccolo uomo che aveva scelto, un piccolo uomo che per molti e' stato un padre e un maestro.
Oggi lo yoga e' un po' svilito, un po' dimenticato nella sua apertura alla vita, al diverso...ma al tempo stesso oggi abbiano una possibilità grande...integrare ciò che e' yoga ai nostri talenti, alla vita di ogni giorno...
Si può essere insegnanti senza perdersi nel proprio ego? ...io credo di si...
Si può essere insegnanti sbagliando ogni tanto? ...io credo di si...
Si può essere insegnanti senza definizioni?...si
Love

Benedetta

lunedì 24 settembre 2012

La tenda del silenzio

Camminando per le vie di Milano ho incontrato questa splendida iniziativa alla quale voglio dedicare la pagina di questo diario:
Moltissimi essere umani in questi ultimi tempi stanno vivendo momenti difficili, spesso dimenticando i valori più nobili e belli dell'esistenza umana vissuta come solidarietà, amore, compassione, perdono.
Questi diritti umani non possono essere imposti con la violenza, n'è con la repressione...Gandhi e tanti altri credevano in un sogno che ha in se la forza di trasformare idee, che possono apparire utopie, in elementi fondanti di un cammino che porti l'uomo ad affermare fino in fondo la umanità .
LA TENDA DEL SILENZIO e' una grande tenda spoglia, povera, ma al centro della città alle colonne di San Lorenzo, dove chiunque può fermarsi in silenzio e dar testimonianza della sua volontà di pace. Il silenzio di uomini, donne, attenti, pensanti. Silenzio denso di preghiera, silenzio rispettoso per chi non crede in nessun Dio, silenzio aperto a tutte le tradizioni religiose e ad ogni essere umano di qualsiasi nazione o continente. Silenzio che supera ogni barriera, anche quando le parole, i simboli laici o religiosi possono offendere la sensibilità dell'altro, il silenzio può di entrare linguaggio universale, presupposto di ascolto e confronto.
Nel nostro mondo dove ogni opinione viene gridata per mettere a tacere quelle degli altri, stare in silenzio non vuol dire mutismo, ma capacita' di ascolto. Occhi, orecchie, cuori attenti a cogliere non solo il dolore e lo smarrimento degli altri ma anche le loro speranze spesso racchiuse nelle storie quotidiane che non  possono e non devono essere schiacciate dalla logica della violenza.
Fermarsi e ascoltare, pregare, pensare insieme a tanti altri tra loro differenti ma con la medesima speranza nel cuore, ci deve portare all'accoglienza dell'altro chiunque sia...per chi e' schiacciato dalla guerra, per chi e violato, per chi e' trattato da straniero. Per tutte queste persone private dei diritti più elementari e private del diritto alla felicita' deve esistere l'impegno di tutti.
Fino al 24 settembre la tenda del silenzio sarà lo spazio aperto per tutti coloro che vorranno per qualche minuto sostare in silenzio gli uni accanto agli altri.

Il mondo di oggi ha bisogno di persone che abbiano amore e lottino per la vita.

Sia con te la benedizione di un Dio,
come un sorriso d'amicizia,
come un bacio che ricevi.

Sia con te la benedizione del divino:
Riempia il tuo cuore di tenerezza,
I tuoi occhi di gioia,
Le tue orecchie di musica...
Che tu sia libero e felice qualsiasi sia il tuo credo, la tua tradizione religiosa, la tua cultura, la tua età...

Benedetta

mercoledì 19 settembre 2012

Warrior peace...

Piove...Ricordate la canzone di Lorenzo Jovanotti? Oggi mentre faccio colazione davanti alla finestra la ascolto, fuori piove...tutto e' bagnato, tutto e' illuminato. Ci sono giorni in cui mi e' molto facile scrivere, altri in cui non ho parole. Ieri sera mi e capitato di vedere una madre insieme a suoi figlio, non ha alcuna importanza credo chi siano, quanti anni abbiano, o dove vivano...quello che mi piace ricordare in modo così chiaro sono i loro sorrisi, ci sono sorrisi e sorrisi..io nei miei viaggi ho imparato a riconoscere, ricordare i sorrisi della gente incontrata lungo il cammino. Il sorriso di questa madre e di suo figlio trattenevano per me un momento di intensa gioia...mi viene da dire la stessa che si prova in un abbraccio. Molte volte le persone mi scrivono delle loro vite, mi raccontano e io spesso ritrovo in loro un certo senso di insoddisfazione, pare che si accontentino di non vivere, o di non cercare, e allora io dico a loro: ma perché non rischi di cambiare? Per alcune persone risulta difficile cambiare o rischiare...questa e l'unica condizione, e ciò che concede acqua, vita...c'è una postura che vorrei proporvi questa mattina, ovunque vi troviate, in ufficio, a casa, in viaggio: portate il palmo della mano destra rivolto avanti a voi come in un gesto di saluto, la mano sinistra e' sulle vostre cosce con il palmo rivolto verso l'alto, seduti comodi...respirate per qualche attimo, inspirate espandete l'addome, espirate e ritraete l'addome...questa postura con il palmo della mano destra che si apre avanti a voi, riconnette a un gesto di pace, di offerta ma al tempo stesso di forza...simbolicamente ricorda a voi stessi come poter essere un guerriero di pace, come scegliere chi siete e cosa volete e poi così lasciare che questo ci venga incontro. Mentre siete qui come un mantra la canzone di Lorenzo Jovanotti risuona: " piove...senti come piove...come viene giù Hai visto che piove? Hai visto come viene giù ? Tu che dicevi che non pioveva più ...e pioverà fin quando la terra non sarà di nuovo piena...rinascerà sta già nascendo ora...e tu diventi grande e ti fai forte e quelle foglie che ti sembravano morte ripopolano i rami...e la primavera bussa alla tua porta...la terra a volte va innaffiata con il pianto ma poi vedrai la pioggia tornerà ..." Questa mattina piove, forse piove in ogni parte del pianeta terra, la pioggia lava... E ripenso a Bela, questa donna dagli occhi intensi e veri a suo figlio, ripenso ai loro sorrisi impressi in me come in una fotografia...loro sotto la pioggia in un saluto di pace che mi ha fatto sentire parte della loro famiglia, della loro gioia... Questa mattina rivolgi il palmo della mano destra all'orizzonte avanti a te e respira...senti come piove...in te qualcosa sta crescendo, tutto ha un nuovo ciclo, se lo vuoi, se ci credi...piove, senti come piove...senti la pioggia battere suoi tetti... Love Benedetta

sabato 15 settembre 2012

What is love for you in 2014?

This is a so called unconventional yoga teacher' diary.
This week has been intense: new private classes to manage, work meeting to go to the yoga moon (Reebok will bring my yoga on the moon, I believe it) and... here we are on saturday to give more space to my personal practice (fundamental practice) and give a look to the world with another point of view and share it.
The other day some two friends of mine came to me to tell me they gonna get maried. A human nuance new for me, unregolar, sensuale. What is love for you?
Are you ready to love your partner now ?! Did you look at him or her this today with the eyes of love?
Would you share with me 10 extraordinary differences about him or her?
Yesterday I was speaking about feelings and love with a journalist' friend of mine, and she said. "I love this man because he makes me laught".
Couples are funny to observe: he is tall she is small, he is maometan she is catholic, he is younger, she is richer, he is shy she is not... to be countinued as you prefer...
What I am trying to say is that for those who love each others nothing is irregular, everything is perfect as it is. What seems to be strange, different, irregular to others is extraordinary, unique, fascinating, no-word-to-say-it. One thing in common between all lovers is to be connected, indeed if you are in lve you are in a state of yoga-love, your have a strong connection with a second body, you are on the right frequence for you and you meet the other one who on the same frequence fill up your life, and your daily life marvel.

To be countinued in Love 2014 - Part 2

Buon viaggio
Love
Benedetta



sabato 8 settembre 2012

Irregularyogatours and more...

Mattina italiana...suonano le campane, dalla finestra della mia casa studio( una casa tutta bianca, che pare più una shala yoga...e mi piace per questo) vedo un'albero, un pino, l'ingresso da su un ballatoio, con vicini irregolari e forse per questa ragione simpatici, sorridenti. Questo blog e' nato con l'intento di creare uno spazio irregolare, fuori dalle righe per coloro che amano praticare yoga, prendersi cura di se, viaggiare con un approccio nuovo, dedicando al viaggio dei momenti di scoperta personale, di yoga, di ascolto...le mie pagine sono dedicate forse più a coloro che nei centri yoga ci stanno poco, magari per mancanza di tempo, o soldi o voglia...i miei post vogliono raggiungere tutti...chi pratica yoga, chi semplicemente e'incuriosito ma sul tappetino non ci si e' mai trovato, chi vuole farsi del bene senza essere vincolato a un luogo...circa 5 anni fa quando iniziai a portare lo yoga in Radio Montecarlo era proprio questa l'idea: fare stare bene tutti! Un'utopia? Oggi credo di no, oggi e' possibile. Questo blog risponde inoltre ad una mia passione per i viaggi, per il mondo, per le diverse culture. Mi sono sempre chiesta come potessero trovare spazi di relax, di cura, coloro che magari viaggiano spesso e non per piacere ma per lavoro...viaggiano col mal di pancia, col mal di testa, con ore di sonno arretrato.Mi scrivono spesso persone da diverse parti del mondo con il solo desiderio di stare bene, di vivere una vita gioiosa, di conoscere il segreto! Credo che il segreto stia in una sana voglia di amare se stessi, di non perdere quriosita', di rischiare, di cambiare. Yoga e viaggio creano un matrimonio ideale, voglio dire...ogni giorno ci muoviamo, in metropolitana, quando scendiamo le scale di casa, in aereo, ogni giorno pur non sapendo stiamo praticando yoga, a tavola, col nostro partener quando corriamo per prendere un tram...E' questa quotidianità la mia sfida, o meglio ciò che cattura la mia attenzione...questa quotidianità irregolare, surreale. In questi giorni ho snobbato un po' i miei lettori ma non per scarsa voglia, il fatto e' che sono stati tanti gli incontri, la mia attenzione si e' fermata su una bella possibile proposta: creare un programma per tv private dedicato a pillole yoga, pillole benessere...pillole a-porter, quella goccia quotidiana che ovunque siamo possiamo utilizzare come rimedio di salvezza, o sicurezza, o considerazione. Chi di voi mi legge sa Che da circa 24 ore e'nata una nuova pagina in facebook: Irregularyogatours...quanto mi piace questo nome...qualcuno di speciale l'ha creato per me e credo sia esattamente ciò che voglio comunicare: siate irregolari! Voglio dire, esistono tante persone nel mondo con storie bellissime, diverse, storte, dritte, quadrate, rotonde...siate irregolari significa vivete, osate, viaggiate, cercate, praticate tutti i giorni la curiosità, trasformate. La pagina di Irregularyogatours vuole proporsi come un luogo di incontro, per chi ama viaggiare, per chi deve viaggiare e vuole farlo stando bene, ritrovando uno yoga irregolare, non convenzionale...o meglio un modo nuovo di stare sul tappetino o andare, un modo alternativo per prendersi cura del proprio benessere ogni giorno da Dehli a Milano, da Rio a Singapore...Questa mattina da Milano a Delhi, da Londra a Lima provate: siate non convenzionali...siate irregolari! Love Benedetta

mercoledì 29 agosto 2012

Love is the way...


Questa mattina prima di caricare le mie valige in macchina e traslocare nella nuova casa, una piccola ma confortevole casa di ringhiera in zona Piazza 24 Maggio a Milano, vorrei raccontarvi una storia per alcuni versi stravagante per altri semplice e bellissima.
Ho trascorso l'estate 2012 in ricerca, concedendomi molte parentesi di solitudine, di meditazione, di benessere, ho viaggiato sola come non facevo da anni...ho tracciato le coordinate per i viaggi futuri...ma ho la sensazione che il vero viaggio inizi ora, o forse il viaggio continua, non si e' mai interrotto...si trasforma...si veste di nuovo...dopo aver trascorso l'anno passato in Puglia, dopo aver cambiato vita ancora ogni volta che trasloco in una città, in una casa nuova io mi entusiasmo come una bambina...la mia astrologa dice che io sono veloce, o meglio che il mio cielo e' pieno di potenzialità quando viaggio io sono alla massima espressione, sarà per questo che il mio yoga e' in viaggio?
La storia che vi voglio raccontare ha per me un senso, spero lo possa avere anche per voi:
Sono stata ospite in questi giorni a casa dei miei genitori,  sul loro terrazzo-giardino un piccolo piccione appena nato muoveva i primi passi, la madre lo nutriva ogni giorno volava via e tornava...il piccolo che ho soprannominato " Ciccio " piangeva come un neonato, la chiamava e quando la madre arrivava per nutrirlo lui la baciava, gioiva in questo suo pianto...baci abbracci...la madre restava attimi, il tempo di nutrirlo, coccolarlo, motivarlo al volo...lui con le poche piume non poteva volare...solo qualche saltello...al tempo stesso ci chiedevamo se sapeva di poter volare oppure credeva di essere un pollo? Ciccio, in pochi giorni ha sviluppato le ali, la mamma lo motivava a saltelli sempre più ardui quasi in volo...lui sembrava più sicuro...curioso...il piccione Ciccio era entrato nella mia vita, spesso gli parlavo, alla mattina lui piangeva di gioia quando mamma piccione arrivava con le coccole necessarie al risveglio...ieri Ciccio era sulla poltrona di legno davanti alla finestra della mia camera, ci siamo guardati...gli ho detto:" vai, dai che puoi...vedrai mondi lontani, tu puoi volare, credici...puoi sempre tornare, puoi scegliere quando vuoi di tornare ma il mondo la fuori e' tuo...vai Ciccio...la mamma lo guardava come a dirgli: sei pronto osa, rischia..."
Questa mattina Ciccio non c'è pare sia volato via...con libertà, pare abbia acquisito fiducia, o meglio le sue ali erano forti, pronte...
Nella metafora della vita, la madre, i genitori dovrebbero donare questa sicurezza al proprio figlio...la
consapevolezza che si il volo ha i suoi rischi, ma volare si può, si può anche rischiare...si rischia findal primo istante in cui veniamo al mondo...il senso per me di questo racconto e' chiaro...se ogni genitore in ogni parte del mondo dicesse al proprio figlio:" ti amo, so che puoi volare...voglio lasciarti essere ciò che sei...libero di scoprire, osare, credi in te stesso..." molto cambierebbe? Non so, non ho la risposta ma credo che il viaggio più entusiasmante sia la vita...nello yoga ho imparato che le parole hanno un peso e per questo e' importante non usarle a caso, gli atti hanno un peso ancora maggiore...se amiamo qualcuno che sia un figlio, un marito, un amico, una sorella...usiamo il vocabolario dell'amore, del coraggio, della creatività...usiamo un abbraccio, una carezza, un sorriso...il senso del viaggio si scopre lungo la via, con una ricarica quotidiana di fiducia, amore, stima, curiosità...in ogni momento il viaggio può essere rischioso ma se siamo liberi, ottimisti, se siamo fiduciosi possiamo riconoscere la giusta tecnica di volo, possiamo affidarci...possiamo osare.
Ciccio oggi inizia il suo vole, tutto può succedere ma io lo immagino già e tusiasto alla scoperta dei tetti, delle vite di un'altra città...o nazione? Oggi Garudasana, postura dell'aquila, dona forza e sicurezza, determinazione...gli ingredienti sono: amore, fiducia, curiosità, amore, un pizzico di audacia, rischio, elasticità  e ancora amore...poi via...buon volo!
P.S.
Se chi mi legge volesse volare lontano organizzando un viaggio diverso, con un approccio personale, umano, al tempo stesso professionale, attento a ogni dettaglio...consiglio di visitare questo sito:
www.jekoviaggitouroperator.it
Sabrina e Marino,sono due incantevoli persone specializzate nel settore viaggi da 25 anni, sapranno coccolarvi, accogliervi, aiutarvi a realizzare al meglio il vostro prossimo volo!
Love
Benedetta

sabato 25 agosto 2012

Yoga tour


Questa mattina italiana porta con se pensieri, parole...ho respirato, mi sono concessa il tempo di un  respiro lungo, il tempo dell'ascolto. Ho scelto di creare questo blog come un luogo di incontro per coloro che non solo amano praticare yoga ma oltre a questo sono curiosi viaggiatori...o forse curiosi e basta, persone che ogni giorno cercano, si affascinano alla vita propria e magari anche quella altrui...si dice che questo sia un tempo di crisi, io credo che la crisi sia necessaria per un'evoluzione individuale e globale...qualche anno fa partecipai ad un conferenza stampa tenuta da una nota agenzia finanziaria, si diceva che la crisi era cosa buona se vissuta attraverso questo profilo di crescita, dove se non c'e' crisi non c'è crescita o evoluzione. Interessate per me e' notare come tutto sia connesso, yoga significa infondo connessione e allora nel migliore dei casi c'è chi fa yoga e non lo sa, ad esempio io finanziere che crea potenzialità economiche, che aiuta a scegliere i migliori investimenti, il capitano di una nave che cerca la giusta rotta per arrivare a destinazione, il tour manager di un gruppo che accompagna i turisti alla scoperta di una reale connessione con i luoghi visitati...il panettiere che fa il pane scoprendo nuove utili possibilità per renderlo più sano e digeribile...potrei continuare all'infinito...a questo punto capirete perché per me yoga e' un viaggio, e perché ho scelto di viaggiare, di creare connessioni nel mondo yogico e apparentemente non yogico...in questi anni ho viaggiato molto, ho incontrato tante persone...dei luoghi più che le coordinate geografiche mi sono rimaste impresse nella mente le geografie dei volti, dei sorrisi, degli abbracci incontrati lungo il cammino. Per me yoga e viaggio sono un po' la stessa cosa, i miei studenti lo sanno, io durante le mie classi interpreto il corpo come un luogo da scoprire, ascoltare, considerare...il viaggio inizia dentro di noi, se non abbiamo orecchie, occhi, se non spalanchiamo cuore e testa uniti come fedeli compagni allora il viaggio, quello fatto di kilometri veri...allora si sarebbe vano.
Questo anno mi vedrà in viaggio, non solo ad accompagnare studenti desiderosi di approfondire la pratica in mete suggestive, ma viaggerò ancora per conoscere...viaggerò per voi, per chi mi legge, per chi segue i miei corsi...mi muoverò per portarvi verso mete importanti, per farvi conoscere i luoghi dell'anima ovunque sia..affinché voi possiate viaggiare con me.
Ricordo che le tappe saranno molte quest'anno e con il 2013, presto pubblicherò l'intero programma di yoga tour Marrakech ( che si terra' a fine ottobre) potete già trovare il programma dei miei retreat in Puglia, e a seguire la meta più attesa...India.
Sto organizzando un viaggio da sola in India per dicembre, cercherò per voi, sperimenterò per voi...e poi ci torneremo insieme...
Il mio vinyasa yoga e' uno stile colorato, dinamico, allegro...questo voglio portare ai miei studenti...questo senso di possibilità ...curiosità ...entusiasmo...
Love
Benedetta

domenica 19 agosto 2012

Trikonasana oltre la paura...si viaggiare

Questa domenica mattina, la calda estate italiana smuove anche me, non dormo...medito, ascolto...ci sono molte cose che non possiamo controllare nella nostra vita, ieri qualcuno mi parlava di karma...destino... E di come noi possiamo agire sul nostro karma, destino...ritrovo questa foto nel mio blog, e ripenso al senso di questa postura: trikonasana, il triangolo...quando iniziai a studiare durante il mio primo teacher training, rimasi affascinata dal significato di questa postura...trikonasana ricorda la forma di un tripode, la capacita' di sostenere noi stessi, di mantenere questo sottile equilibrio nonostante ciò che ci circonda, nonostante, fuori nel mondo l'equilibrio possa rompersi...se tutto in torno a te pare confuso, tu puoi restare su di te, in ascolto...non perdere te stesso!
Questa mattina prima di raggiungere Radio Montecarlo, dove vi attendo per iniziare insieme un lungo viaggio, mentre mi concedo al tempo dell'ascolto, riprendo forma in trikonasana: se tutto fuori pare confuso tu puoi sostenere te stesso e concederti tempo per comprendere.
E se questa domenica d'agosto ci trovassimo tutti ovunque siamo in un bel triangolo?
Una canzone di Renato Zero citava:" il triangolo no...non l'avevo considerato..."  e se oggi fosse proprio trikonasana a rimetterci al mondo, a farci capire cosa vogliamo?
E' semplice, ascolta, resta in quella scomoda realtà di adesso, non scappare via e ascolta adesso.
Ho incontrato una brava insegnante che e' diventata amica, Belinda Sutan, le sono grata perché mi ha ricordato la bellezza dell'onesta', della non paura, nel rischio...di chi ci crede, di chi c'è...se hai paura affronta quella stessa paura, apri la porta, sperimenta la postura che temi, sperimenta e quando apri la porta ti accorgi che la paura e' fatta di niente...non sto dicendo che la paura non sia utile, spesso l'intuito ci salva la vita...ma ancor più spesso la nostra paura e' fatta di niente o meglio di tutto quel bagaglio di sovrastrutture non nostro, di altri, paure altrui che hanno in qualche modo preso spazio nella nostra vita limitandoci.
Proviamo ad aprire la porta stamattina, proprio quella che ci fa più paura, se vogliamo conoscere noi stessi, proviamo a superare il confine, forse dietro a quella porta ci attende un mondo di potenzialità inesplorate...si, e' importante ricordare a noi stessi che nessuno può fare il passo al posto nostro, nessuno può metterò nei nostri panni, nella nostra postura...magari può darci un supporto, un assestamento ma poi restiamo noi...siamo noi.
Che ne dici? Respira...piano piano...gira la chiave, apri...apri...forse non e' poi cosí difficile, forse anzi e' entusiasmante...Il triangolo si, oggi con me in RMC...
Buona giornata
Love
Benedetta

domenica 5 agosto 2012

YES I CAN...

Questa mattina, ore 5 sono in partenza...ho con me un' ipad, qualche vestito,un paio di libri e...la voglia di qualcosa di nuovo. E' da un po' che c'è aria di rinnovamento...ieri ho tenuto la mia ultima lezione privata prima di uno stacco, ero a casa di Francesca e Emanuele, con noi faceva lezine Marcello, loro figlio di 6 anni.
Aiutando Marcello in una sequenza ho notato quanto fosse piccola la sua mano, la mano di un bimbo di 6 anni...mi ha affascinato,  mi ha ricordato quanti sogni, quante possibilità, potenzialità ti concedi a 6 anni, quante volte a 6 anni ti permetti di sbagliare e poi se sbagli non è così grave...mentre Marcello dava una sua interpretazione a ogni postura, a ogni sequenza, io non ho voluto correggerlo, mi entusiasmava la sua fantasia, a sua creatività che da "uno sbaglio" facevano possibilità, credibilità, scoperta.
Mentre ripetevo le sequenze, mi accorgevo che un bimbo di 6 anni, libero, al quale viene data la possibilità di "sbagliare" o meglio di non essere perfetto in quello che sta facendo, di rompere le regole di inventarsene di nuove...quando questo accade...nasce qualcosa, un cambiamento, un talento, qualcosa si realizza, si libera.
Pensavo:" nasciamo così liberi e poi ci ricopriamo di strati, di giudizi,di limiti...e ci impediamo di sbagliare, o meglio, rischiare".
Marcello a me ha ricordato che da uno sbaglio, da un'alternativa, da una regola infranta, può realizzarsi un'utopia, può essere  fantasia, può nascere un talento, può cambiarti la vita in un secondo...sicuramente non per tutti è così, non sempre...ma spesso tutto dipende dalla prospettiva attraverso la quale guardiamo il mondo, noi stessi e gli altri.
E se questa mattina d'alba italiana noi concedessimo a nostro figlio di tentare un'alternativa?, di rischiare? se concedessimo a noi stessi di farlo, che di anni se ne abbiamo 2, 6, 18, 30, 50...o più...siamo tutti figli, siamo tutti quì per ricominciare. Non voglio dare lezioni di vita, ma un'indicazione, si potrebbe tentare?
Io credo di poter ricominciare da un'alternativa, da un : "si può fare... o almeno ci provo..."
Apro la pagina di un libro e leggo: " smetti di essere chi eri...e trasformati in chi sei..."
Questa foto è stata scattata durante una cena con allievi a casa mia, nella nostra creatività abbiamo interpretato la danza di Shiva, tra questi allievi oggi c'è chi grazie ad un'alternativa, un rischio, "uno sbaglio", oggi ha realizzato uno o più sogni...questa pagina è dedicata a tutti voi che continuate ad osare, a Marcello che sia libero di sbagliare, a te ovunque ti trovi, in qualsiasi parte del mondo, dall'India...all'Europa...dal Nord al Sud...
Smetti di essere chi eri e trasformati in chi sei...

Love

Benedetta



mercoledì 1 agosto 2012

siate affamati, siate folli...

Mattina italiana, fa caldo, un caldo umido...un anno fa a quest'epoca ero in Salento, la vita era bella...qualcuno mi ha chiesto: "perchè sei tornata a Milano?" In realtà non sono mai andata via...ho solo cambiato prospettiva...sono rientrata al nord perchè ho ricevuto delle belle proposte di lavoro, non potevo dire di no, e così ho cercato una nuova casa, ho trovato una piccola bella casa sui navigli, una di quelle case di ringhiera, uno di quei posti che quando ci entri per la prima volta sai che sarai felice...ci senti sapore di vita...su un ballatoio c'è l'ingresso e la finestra della cucina...tutto è bianco...o quasi...è piccola ma c'è spazio per ospitare la pratica di un discreto numero di allievi e mi piace,mi piace molto questa nuova vita, anche se il Salento mi manca, me lo porto dentro...con i suoi tramonti, il suo vento che canta, le sue nuvole che sembrano montagne...un giorno tornerò in Salento, ci sono molti progetti in sospeso di amici cari e creativi.
A Milano da Settembre aprirò nuove classi, mi potrete trovare presso il centro Agama Pilates, Viale Elvezia 10, zona Paolo Sarpi...sarò con nuovi corsi al Centro Aurea in zona Porta Venezia, in gran segreto per ora attendo di iniziare una bella collaborazione con amici yogici, non posso dire di più.
A fine mese potrò essere più precisa e lasciarvi orari, descrizione corsi, date workshop, indirizzi.
Ieri sera ho riguardato il famoso discorso tenuto da Steve Jobs ai neulaureati di Stanford, mi ha affascinato ancora sentirlo parlare di vita, ecco perchè voglio condividere con voi un tratto del suo pensiero che amo totalmente: " la morte è con tutta probabilità la più grande invenzione della vita...è l'agente di cambiamento della vita, spazza via il vecchio per far posto al nuovo...il vostro tempo è limitato, quindi non sprecatelo vivendo la vita di qualcun'altro.Non fatevi intrappolare dai dogmi che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. Cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore, la vostra intuizione...in qualche modo loro sanno cosa volete diventare. Tutto il resto è secondario! Per questa nuova vita siate affamati, siate folli!"
http://www.youtube.com/watch?v=oObxNDYyZPs 

Siate affamati,siate folli...questo è il mio mantra di oggi, un maestro una volta mi disse: " non saranno i migliaia di corsi di formazione che ti aiuteranno a trovare la via per essere una buona insegnante...sarà la vita il più grande maestro...quindi vivi...osa, rischia, sii affamata di vita, sii folle!"
Sono grata a questo anno trascorso in Salento, perchè gli incontri fatti, i luoghi conosciuti, i cibi assaporati, i suoni percepiti...tutto mi ha dato e oggi quando inzio una classe di vinyasa yoga,quando arlo in radio, quando scrivo un articolo, sorrido, perchè c'è qualcosa dentro me di nuovo, qualcosa è morto per far spazio al nuovo che racconta ancora di terre lontane, di vita, di perdite, di incontri, di possibilità...non voglio essere una "guru"...semplicemente il mio cuore batte e sorride quando insegno agli allievi che c'è una possibilità.
Siate affamati, siate folli...fate spazio al cambiamento! 




questa foto è stata scattata l'estate scorsa in Salento, Angela ed io...la vita che nasce è un cambiamento straordinario, una rivoluzione...è lasciare andare, far morire  un po'del proprio ego, accettare l'impoderabile...per ogni morte c'è una rinascita e perchè il cambiamente accada, perchè ci sia una nuova nascita, qualcosa muore...è la danza dell'universo...oggi provateci:
SIATE AFFAMATI, SIATE FOLLI...SEGUITE LE VOSTRE INTUIZIONI.


love
Benedetta





giovedì 26 luglio 2012

Reginella: Yoga to go to Marrakech

Pochi giorni fa ho riincontrato un'amica che da anni vive tra Marrakech e Milano, Olivia Mazzocchi con amore e dedizione ha creato a Marrakech un'attività unica ed entusiasmante, Reginella: la cucina di casa, unendo la passione per la cucina marocchina alle sue conoscenze di cucina naturale, ha creato nuovi piatti, mescolato svariati gusti e si è inventata un nuovo ruolo: Olivia organizza splendidi catering di charme( a Marrakech e Milano), per ogni occasione; inoltre collabora con Riads di  gran fascino e ciclicamente tiene corsi di cucina naturale-marocchina, oltre che organizzare vacanze yoga-benessere tutto l'anno.
Quando io e Olivia ci siamo incontrate lei mi ha proposto di collaborare al suo progetto, io mi sono entusiasmata e così abbiamo creato un programma per un futura vacanza yoga a Marrakech durante il prossimo ponte dei Santi, a fine Ottobre. Unendo la pratica di vinyasa flow yoga alla cucina naturale vivremo insieme un tempo di rinnovamento ospiti di un Riad dall'atmosfera magica nella cornice della Medina.
Si alterneranno due proposte: una settimana per coloro che vorranno beneficiare più a lungo della vacanza, oppure un week end lungo ( da giovedì a Domenica) per chi è ricco di impegni al lavoro.
Durante la settimana si alterneranno pratiche di vinyasa flow e yoga terapia con cure di bellezza, corsi di cucina naturale, passeggiate, escursioni, workshop...Il dettaglio del programma sarà visibile con fine agosto.
La vacanza yoga è aperta a tutti, principianti e non, coppie, single, amici, famiglie...regalatevi un'esperienza unica,  che vi permetterà di affrontare il freddo inverno rigenerati, purificati...
Per ora vi lascio un paio di link nei quali potrete conoscere l'attività di Olivia Mazzocchi e l'atmosfera che ci ospiterà...seguono alcune foto...
www.reginellamarrakech.com
www.riadlej.com





Per info su costi e prenotazioni, contattatemi al:
benedettaspada@hotmail.com

Love
Benedetta

sabato 21 luglio 2012

life is rigth now

Milano dorme ancora...vederla sonnecchiare mi fa accorgere che è bella prima che cominci ad urlare.
Questo sabato mattina inizia con "un divenire", con un  pensiero di Gandhi che dice: "dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere". e mentre faccio colazione, penso a che cos'è questo cambiamento?
Credo che non ci sia una definizione opportuna, o meglio non amo le definizioni, così...cambiamento...svincolato da definizioni è tutto ciò che vogliamo.
Quando inizio una classe di yoga che gli allievi siano 10 o 100 io chiedo a loro di portare nella pratica sul tappetino un'intenzione, una possibilità, un cambiamento che vogliono attuare nella loro vita, piccolo o grande che sia, gli domando di spostare l'attenzione da tutto ciò che impedisce quel flusso, verso ciò che vogliono trasformare nella loro vita. A volte li vedo sorridere perplessi, a volte mi guardano come a dire: "fosse facile..." a volte li vedo respirare profondamente e cercare nei loro respiri ciò che per loro, in quel momento è cambiamento: chi vuole cambiare vita, chi vuole lasciare il lavoro per crearne uno nuovo, chi vuole chiudere una relazione distruttiva, chi vuole trovare un nuovo grande amore, chi vuole perdere peso, chi vuole diventare vegano...chi...
Ci sono tante strorie su di un tappetino, tante vite che si incontrano...ciò che mi affascina da anni in questa pratica millenaria è che nel momento stesso in cui invito i miei allievi di respirare profondamente, in quell'istante tutto ha un nuovo inizio, una nuova consapevolezza ci porta verso noi stessi, verso le nostre emozioni, verso il cambiamento.
Jon Kabat -Zinn, ( padre della mindfulness), insegna che la vita è questa straordinaria possibilità di entrare in contatto.
http://www.youtube.com/watch?v=jld5ok3kQAY&feature=relmfu 
http://www.youtube.com/watch?v=EU7vKitN4Ro&NR=1&feature=endscreen 

La vita è straordinariamente fantasiosa, la vita è "giusta adesso, in questo presente..."
Voi cosa ne pensate?

Love 
Benedetta

martedì 17 luglio 2012

love and yoga and love

Si parlava in questi giorni di ciò che è amore, amore?
credo in questo: "True love contains respect. In my tradition, husband and wife are expected to respect each other like guests, and when you practice this kind of respect, your love and happiness will continue for a long time. In sexual relationships, respect is one of the most important elements. Sexual communion should be like a rite, a ritual performed in mindfulness with great respect, care, and love. If you are motivated by some desire, that is not love. Desire is not love. Love is something much more responsible. It has care in it. "--Thich Nhat Hanh...ci credo non so dire altro ai miei lettori, ai miei amici, ai miei studenti se non che ci credo...rifletto sulla considerazione di un amico che mi dice: " e se provassimo a vivere stati d'animo in un senso di appagamento senza "oggetto"...e se provassimo?"
Questa mattina d'estate vorrei porvi questa domanda: " e se provassimo ad ascoltare? a scegliere quali parole usare con verità-onestà...e se amore fosse responsabilità? verso me stesso, gli altri,l'altro?
quando andiamo verso l'altro è possibile riflettere su questo senso di responsabilità?
Anche in questo caso mi viene da dire: 99% pratica e 1% teoria.
Ieri è uscita una mia intervista rilasciata al Quotidiano di Puglia, in realtà c'è una citazione non mia, quando chiudono l'articolo e mi fanno dire che possiamo trovare il principe azzurro sotto l'ombrellone...onestamente non l'ho detto...non ci credo, non credo nel principe o nella principessa...usciamo da tali schemi, rendiamoci liberi...credo che la via dello yoga sia un' opzione possibile per vivere in uno stato d'amore responsabile...non è l'unica via...ma una via possibile...ve ne sono molte altre...ma tutte richiedono:
rispetto, richiedono superamento dell'ego e non paura o forse compassione verso la paura,l'ego...
La strada dove inizia? dove finisce? credo inizi al di là della paura, credo si scomponga nella fiducia, credo si realizzi nella compassione, nella disciplina della tenerezza...nell'errore.
Non posso dispensare consigli...posso dire: "proviamoci...questa mattina, alzati e scrivi la tua nuova pagina...concediti la tua responsabilità con verità, senza aspettative...fallo e basta...il cambiamento inizia da lì...forse da quell'angolo nasce un divenire, ci vuole tempo, pazienza, fiducia."
Love
Benedetta

martedì 10 luglio 2012

"Happiness is not ready made. It comes from your own actions."

Questa mattina un amico al quale sono grata,  mi ha scritto questo:
"...Grazia è quello stato dove i gesti, pensieri entrano in osmosi con la terra ed evadono dalla tirannia dell'ego. Il proprio interesse diviene universale. Mia utopia è vivere di e in grazia. Tale connessione è decisamente feconda in luoghi ameni, circondate a creature svestite da compulsioni vittime del pensiero unico, del profitto asettico che alimenta la separazione, compartimentazione."
Questo pensiero mi ha portato a una riflessione a lungo termine: ...e se provassimo a vivere questo stato di Grazia, cosa accadrebbe?
Tra le pagine quotidiane di un insegnante yoga capita spesso di sentirsi dire: "voglio amare l'universo..."
Quanti di voi questa mattina si svegliano e dicono a se stessi guardandosi allo specchio: " voglio fare qualcosa di concreto per rendere la mia vita in uno stato di grazia..." quanti di noi trasferiscono quell'idea d'amore universale verso un principio nell'agire quotidiano?
e se questa mattina così, in maniera un po' informale, senza pretendere tutto e subito, facessimo il nostro primo passo verso l'utopia di un vivere di e in grazia, quali stati della nostro esistenza e di quella altrui si metterebbero in moto?
Mi piace l'idea di agire, di fare, è rassicurante pensare che ci sia qualcuno nel mondo che oggi possa sperimentare non solo un amore universale ma un'empatia sincera che permetta di agire, di voler cambiare qualcosa, piccola o grande che sia...
Vorrei dedicare un pensiero a tutti i miei maestri, dalla scuola materna all'università, a tutti coloro che insegnano un modo migliore di vivere. A tutti gli scrittori, i pittori, i medici...tutti coloro che all'egoismo antepongono il generoso impegno per migliorare la vita di tutti. A tutti i genitori che insegnano ai figli l'amore e l'onestà. A tutti coloro che amano e rispettano i loro simili senza eccezione...
Non è immediato ciò che vi chiedo di fare quest'oggi, ovunque vi troviate mi chiedo se possiate fare il primo passo?
 "Happiness is not ready made. It comes from your own actions." - H.H., the Dalai Lama

http://www.youtube.com/watch?v=Za75SkduQX8&feature=related 


Love

Benedetta

venerdì 6 luglio 2012

pausa pranzo con lo yoga...succede a Milano

http://www.photoduiliopiaggesi.com/Bio_Eng.html
Oggi è uscito sul Corriere Della Sera un articolo proprio carino, firmato da Gabriella Ledda, dedicato allo yoga dove si parla di ciò che faccio e di altri due cari amici e colleghi che stimo molto( Pausa Pranzo Con Lo Yoga)...qualche giorno fa mi hanno fotografata mentre tenevo una lezione privata a casa di Laura, Gloria e Marta...da anni per chi non lo sa ho privilegiato nel mio lavoro le classi private, o meglio personalizzate a casa o in ufficio... creo corsi yoga per ridurre gli stati di stress in azienda, e seguo a domicilio le persone che vogliono regalarsi un momento di benessere, un momento d'ascolto, un po' di yoga, ovvero riconnessione...l'idea nacque mentre viaggiavo all'estero e notavo che sempre più lo yoga sconfinava dai centri olistici, dai luoghi destinati per eccellenza al benessere e arrivava a casa, in ufficio, al museo...lì mi sono innamorata di questo modo nuovo, diretto di far stare bene, di ritagliarsi il tempo per farsi del bene ed ho pensato di abbandonare centri yoga, centri fitness con i quali collaboravo per dedicarmi appassionatamente alla gente di tutti i giorni: il manager stressato, la mamma che non ha tempo di ritrovare se stessa, la donna che lavora troppo, la coppia in crisi...la famiglia allargata che non si riunisce mai...insomma tutti...proprio tutti!!! mi piace questo lavoro, perchè mi permette di conoscere le persone più da vicino, certo non dico che non ami dare lezioni di gruppo o tenere workshop con molti studenti, lo faccio e amo farlo...ma il mio cuore ha abbracciato la strada delle lezioni a domicilio ovvero: dove vuoi, quando vuoi, con chi vuoi! Ricordo quando in una redazione di un noto giornale nazionale tenevo lezioni per un gruppo di giornalisti in un corridoio durante la pausa pranzo...era entusiasmante...erano disposti a sopportare tutto per quel momento che oggi oserei definire di puro entusiasmo...
Quando varco la soglia della casa di una persona, una famiglia, o di un gruppo di colleghi...qualcosa mi dice che nella mia vita e forse anche nella loro qualcosa sta cambiando...a volte succede...e questo mi permette di correre con gioia alle 7.30 di mattina a casa di Francesca e suo marito, ad esempio...loro fanno yoga prima di andare al lavoro...ma il regalo più bello arriva quando i figli di 6 e 3 anni alla fine della partica in punta di piedi si avvicinano e si sdraiano accanto a mamma e papà per un momento di relax...e ancora mi entusiasmo quando vado a casa di Massimiliano, da anni lui per ridurre lo stress del lavoro pratica yoga con me la sera poi è arrivata Ivana, la sua fidanzata che ogni 15 giorni si trsferisce a casa sua dalla Germania e fa lezione con me, oggi che i due stanno creando una casa insieme hanno già pensato alla Shala yoga per praticare in coppia...mi ha commosso quando lei mi ha chiesto di vedere in anteprima la casa per scegliere lo spazio dedicato alla pratica...mi piace così...quando un allievo ti fa entrare non solo nella sua casa ma anche un po' nella sua vita e allora yoga è aggregazione...mi piace così questo sdoganare lo yoga e renderlo alla portata di tutti.
Love

Benedetta

giovedì 5 luglio 2012

ansia, combbaterla con lo yoga?

e se l'ansia, lo stress, gli attacchi di panico si curassero anche con lo yoga?
vi è mai capitato di soffrire di attacchi d'ansia? di non poter prendere un autobus, di aver la sensazione di non respirare, di non deglutire, di avere giramenti di testa...tachicardia...nausea...potrei continuare all'infinito...avete mai pensato che invece di lottarci contro potreste andare incontro?
Ovvero, spesso quando soffriamo di un diasagio, di un dolore, quando ci troviamo in una situazione scomoda tendiamo a dire: "no, basta"...e se invece come risposta oggi ci concedessimi di dire: "provo a vedere cosa succede? provo a stare lì e non scappo via...."
provo a respirare, a non scappare da una situazione scomoda...almeno ci provo...è un po' come quando ci troviamo ad affrontare una postura complessa o almeno che noi crediamo impossibile...e così scappiamo via, la evitiamo...una volta durante un viaggio a Madrid ho incontrato un insegnante che mi ha fatto ripetere una posizione fino allo sfinimento, non pretendeva che io la eseguissi al meglio o completamente, ma che almeno ci provassi, che facessi quanto possibile per me in quel momento...che almeno non la evitassi...mi diceva che scappare o evitare era come evitare nella vita di affrontare le fatiche, gli imprevisti, come darsela a gambe levate d'innazi al problema, o meglio a quello che noi riteniamo un problema ma in realtà potrebbe rivelarsi una grande opportunità evolutiva.
Mi piacerebbe lanciare via etere questa riflessione: e se invece che evitare, scansare, scappare, ignorare...provassimo a stare lì? cosa accadrebbe? risulterebbe così impossibile? e se forse noi riuscissimo ad affrontare ciò che risulta così impensabile?
E se il mantra di oggi, di ogni giorno fosse: " tutto è possibile!"...potremmo cambiare il nostro destino?
C'è chi dice che ogni pensiero diventa un'azione, ogni azione diventa un destino...

Love

Benedetta

sabato 30 giugno 2012

l'amore ai tempi dello yoga...

ieri sera...ero a cena da un'amica che è anche un'allieva, parlavamo di vita tra un'insalata ed un bicchier di vino mentre i suoi figli giocavano...io le dico: "sei molto fortunata...hai una famiglia splendida..." lei mi risponde: " si lo so ma non è facile...voglio dire è un cammino in costruzione, ogni giorno...con l'uomo che ami e con i bambini...è accettare anche di restare ad affrontare i momenti in cui vorresti scappare..."
Rientrando a casa riflettevo su questi momenti difficili...e mi domandavo: " ma com'è che ai tempi dello yoga, ovvero in questo mondo che reagisce alla crisi mettendosi in gioco su un tappetino colorato tra posture, respiro e meditazione...com'è che in questo mondo dove si combatte per i diritti umani, per l'amore universale, per dare a tutti un'istruzione...com'è che quando ci si trova a tu per tu con l'altro, magari proprio con un individuo che amiamo o cerchiamo d'amare, tutto pare difficile? Difficile  quando hai la salute, difficile quando hai il soldi, difficile quando hai la libertà di riinventare insieme la vita...ancor più difficile per alcuni quando non hai la salute, quando non hai i soldi, quando apparentemente non ti puoi riinventare la vita...
E se in realtà poi il punto fosse seguire la via del cuore? e forse è questo che pare difficile? è forse mettersi in gioco che pare difficile? e se sei troppo sensibile, e se sei troppo forte...e se...
L'amore certo può finire...eppure sono convinta che l'amore abbia tante facce...davvero tante forme...e allora una faccia può cambiare, un tempo, un modo può finire ma ce ne si può riinventare un'altro?! e se questo non accade se l'amore non trova spazio per la tenerezza e la complicità...allora può subentrare l'affetto e l'affetto è anche stima, rispetto...e allora? in quel caso quando un rapporto finisce...ci si può accompagnare in maniera sana, saggia, bella verso il nuovo, si può dire all'altro: "guarda ci sarò...al di là di noi...se avrai bisogno di me ci sarò..." utopia? forse ma se hai amato una persona, resta un affetto, un qualcosa che ti spinge a dire, oltre la paura: " ti voglio bene...voglio farti del bene...voglio il tuo bene".
Allora si potrebbe obbiettare che l'amore non finisce...forse in un certo senso è così...l'amore non finisce...
Durante le classi di yoga un maestro osserva l'allievo e quando nota che lo studente trova molta difficoltà in una postura..."eureca"...questa è la postura su cui il maestro lo farà lavorare di più, proprio questa è per lui ciò di cui ha bisogno,l'allievo la ripeterà a volte fno allo sfinimento e fino al giorno in cui qualcosa si sbloccherà e a quel punto potrà scegliere se restare lì o passare ad una postura sucessiva...allora mi viene da pensare che questo valga anche per i rapporti, voglio dire: e se invece che scappare quando una relazione ci chiede di più? ci tocca nel profondo? ci mette a confronto con i nostri limiti e paure? se restassimo lì ad affrontare quel pezzo di vita insieme? sarebbe diverso forse...e poi si dopo aver affrontato, messo in gioco, vissuto, superato allora si potremmo porci la domanda se restare o andare...allora l'andare sarebbe tutta un'altra storia?!
Lancio via etere questa riflessione: e se la vostra vita fosse un lungo tappetino che si srotola d'amore...cosa accadrebbe?

Love & peace

Benedetta

venerdì 29 giugno 2012

Il Dalai Lama a Milano...

Il Dalai Lama a Milano, ha reso per 2 giorni questa città spesso così asciutta e formale, un luogo di pellegrinaggio, un luogo di meditazione, non siamo riusciti a donare a sua Santità la cittadinanza onoraria, ma molte cose sono cambiate...a chi mi parla di amore universale e poi esce da una lezione di yoga e impreca contro il primo che lo contraddice, io vorrei ricordargli questo:
 Alcuni doni di Sua Santità, piccole pillole dense di saggezza, mi hanno confermato che la via giusta è la Via del Cuore:
“L’unica cosa davvero importante nella vita è l’intelligenza. E’ l’intelligenza che ci permette di sviluppare un infinito sentimento di amore e compassione. E l’intelligenza, per essere costruttiva, deve essere fondata sul buon cuore e su sani principi.”
“Questa vita è molto breve. Non c’è certezza. Dobbiamo praticare l’altruismo subito. Ora!”
“La compassione di parte appartiene anche agli animali. La compassione universale è possibile solo agli esseri umani.”
“Abbiamo il diritto di non soffrire e di essere felici.”

“Per prima cosa dobbiamo abbandonare tutto ciò che non è meritorio. Contrariamente, questo ti porterà alla sofferenza.”

A chi mi dice che ama l'universo io rispondo: " mi fa molto piacere, allora rimboccati le maniche e agisci perchè ogni singolo individuo che entra in contatto con il tuo universo stia bene, sia accolto, amato per ciò che è...sia al sicuro...perchè l'amore universale è tale se è fondato sul buon cuore e sani principi...e se questo è vero, allora vale anche per tua madre, tuo padre, tua moglie, tuo marito, il tuo collega, chiunque ti cammina accanto vicino o lontano."
Mi piace chiudere questo post con un pensiero, ieri ho chiesto ad un amico: " a che punto sei sulla scala della felicità?..." 
Lui mi ha risposto: "8,5"...e poi mi ha detto " il problema è che noi ci concentriamo sul  quel 1,5 che ci manca...ma la grande opportunità di ogni giorno è aggiungere quel 1,5...come non lo sai, te lo dirà la giornata...ma ti potrà anche dire come sei stato fortunato a svegliarti a quel 8,5...e ti da l'obbiettivo per svegliarti il giorno dopo..."
Allora tra le parole del mio amico e ciò che dice Sua Santità, io ci vedo continuità...e se quel 8,5 e 1,5 si realizzasse proprio scegliendo la Via del cuore? 
Love & Peace
Benedetta
 

giovedì 28 giugno 2012

Puglia yoga, or yoga in Tuscany or Umbria!?

Who knows? I have been around Adriatic area for more than one year (2011/2012), from Venice to Lecce where I had a tiny flat next to the historical center. Hard time for me, very hard, not easy and sometimes beautiful. A period without an intent I tought, but also this point of view has let me discovered hard truth about friendship, work relationships in my small yoga world. And I had another experience of southern women I caught as an antropological study. If anybody wish to read my last article about this experience please click the link below (only in italian).
For any traveler there is a yoga, for any look ther is a landscape, for any soul a feeling.

c'è chi lo sa, chi no...ho trascorso il mio anno 2011-2012 in Puglia o meglio a Lecce, è stato un periodo per me di vita vera, a volte non facile, a volte straordinario...un periodo di transizione il che non significa privo di progetti...tutt'altro, i progetti mi hanno portato a scoprire le verità scomode o entusiasmanti di un mondo yoga milano centrico che credevo conoscere e di una parte della popolazione di una terra ignorata...chi cerca benessere quest'anno può trovarlo quì, in queste mete da me scelte e raccolte in un articolo:
http://viaggi.corriere.it/viaggi/vacanze/2012/puglia-yoga/puglia-yoga.shtml

ad ogni viaggiatore il suo yoga, ad ogni sguardo il suo paesaggio, ad ogni anima il suo sentire.

Love
Benedetta

Jivamukti yoga e la vita ha un altro sound

circa 2 anni fa mi trovavo a Berlino, era novembre...erò lì con amici e colleghi per partecipare ad uno straordinario workshop tenuto da Sharon Gannon e David Life del Jivamukti yoga, fu un evento epocale, fuori il freddo gelava le strade ma noi in più di 200 studenti in un grande loft tra musiche e sequenze danzate sudavamo e ci scaldavamo il cuore, bruciando i cattivi pensieri...
Ieri sera a Milano ho partecipato alla splendida classe di An e Michael Barnes, lei direttirce del centro Jivamukti di Berlino, lui di quello di Sidney...la classe era caldissima, Anja e Michael hanno trasmesso una forza e una gioia a cui spesso in alcune scuole italiane si rinuncia per far spazio ad un dogmatismo forzato...loro invece con un sound generoso ci hanno ricordato la via di una pratica gioiosa...dove, tutto è possibile...se vi trovate a viaggiare per il mondo passate da New York e fermatevi quì: http://www.jivamuktiyoga.com  o se quest'estate siete in Salento...2 sono gli appuntamenti da non perdere, per info provate a dare uno sguardo a questo sito:
 love & peace
Benedetta- Padmapani