domenica 14 ottobre 2012

Yoga to love

Anche questo yoga festival volge al termine, vorrei ringraziare tutti coloro che sono arrivati numerosi e pieni di gioia al mio workshop tenutosi venerdì sera...vorrei ringraziare Dario Vitale, amico e collega che mi ha assistita durante la pratica, vorrei dire grazie a Luigi Berardi che da lontano e' venuto ad accompagnare il nostro respiro con il suono delle sue pietre ed i racconti dei suoi paesaggi dell'anima...uno speciale pensiero va poi a coloro che non erano con noi, ma avrebbero voluto esserci, coloro che non fisicamente ma con il cuore erano li.
In quesi giorni ho scelto di praticare con un grande maestro, sensibile e umano, Gilchrist  Steward!
Lui e' un insegnante poliedrico, un personaggio di grande carisma...si e' parlato di amore, di  onesta', di forza, di coraggio per la vita...la sua pratica e' intensa, quasi provocante, nel senso che ti impone di fare esperienza delle tue paure, dei tuoi limiti, delle tue potenzialità...Steward parla di karma come azione, come amore...afferma che si, la pratica può essere difficile, ma anche la vita può esserlo e se tu non affronti, se non tenti, se scappi...allora che senso ha? Dice ancora: " ogni maestro ha un passato, un futuro...non importa se sei stato il peggio nel tuo passato, puoi iniziare da ora il cambiamento arriva con la pratica, ma se la pratica diviene subordinata al potere, al controllo, alla ricerca di perfezione, allora perde di ogni senso."
Steward pare più una rock star, se lo vedi e' un uomo semplice con due grandi occhi blu i dread e un fisico asciutto segnato da qualche tatuaggio, alla fine di ogni classe gli studenti accorrono ad abbracciarlo e gli chiedono una foto ricordo...io mi faccio timidamente strada tra molti, lo abbraccio e lui mi dice : "grazie"! Non ci siamo mai incontrati prima di ora ma sembra che lui accolga tutti con grande generosità e familiarità...sembra una rock star ma non si atteggia a guru voglio dire, e' un uomo che crede in ciò che fa senza dichiarare nessuna religione o dogma, nessun assoluto!
Afferma che lo yoga e' di tutti, di ogni religione, di ogni sesso, di ogni cultura...di chi mangia carne, di chi no, di chi beve, di chi no, di tutti...afferma che sono le donne ad avere forza, saggezza, le donne ad insegnare...gi uomini devono fare yoga per imparare...
Questo yoga festival si conclude con l'intento di promuovere uno yoga meno dogmatico?
Con l'intento di aprire le porte e fare entrare tutti?
Con l'intento forse di amare ciò che si può amare, cambiare ciò che si vuole cambiare, essere ciò che si percepisce di voler essere senza confini!
Lo yoga non so può chiudere in una scatola così come la vita...
Provare ad amare ciò che non e' semplice, provare a fare ciò che non e' facile, provare, riprovare, soprattutto crederci, avere l'umiltà di credere! E se sbagli ti rialzi e ci riprovi guardando il mondo da un'altra prospettiva!
Un festival a cuore aperto cambia la prospettiva di molti, trasforma!
Attua il tuo cambiamento...sii il cambiamento che vuoi !
Love & peace...peace...peace
Benedetta

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