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giovedì 26 luglio 2012

Reginella: Yoga to go to Marrakech

Pochi giorni fa ho riincontrato un'amica che da anni vive tra Marrakech e Milano, Olivia Mazzocchi con amore e dedizione ha creato a Marrakech un'attività unica ed entusiasmante, Reginella: la cucina di casa, unendo la passione per la cucina marocchina alle sue conoscenze di cucina naturale, ha creato nuovi piatti, mescolato svariati gusti e si è inventata un nuovo ruolo: Olivia organizza splendidi catering di charme( a Marrakech e Milano), per ogni occasione; inoltre collabora con Riads di  gran fascino e ciclicamente tiene corsi di cucina naturale-marocchina, oltre che organizzare vacanze yoga-benessere tutto l'anno.
Quando io e Olivia ci siamo incontrate lei mi ha proposto di collaborare al suo progetto, io mi sono entusiasmata e così abbiamo creato un programma per un futura vacanza yoga a Marrakech durante il prossimo ponte dei Santi, a fine Ottobre. Unendo la pratica di vinyasa flow yoga alla cucina naturale vivremo insieme un tempo di rinnovamento ospiti di un Riad dall'atmosfera magica nella cornice della Medina.
Si alterneranno due proposte: una settimana per coloro che vorranno beneficiare più a lungo della vacanza, oppure un week end lungo ( da giovedì a Domenica) per chi è ricco di impegni al lavoro.
Durante la settimana si alterneranno pratiche di vinyasa flow e yoga terapia con cure di bellezza, corsi di cucina naturale, passeggiate, escursioni, workshop...Il dettaglio del programma sarà visibile con fine agosto.
La vacanza yoga è aperta a tutti, principianti e non, coppie, single, amici, famiglie...regalatevi un'esperienza unica,  che vi permetterà di affrontare il freddo inverno rigenerati, purificati...
Per ora vi lascio un paio di link nei quali potrete conoscere l'attività di Olivia Mazzocchi e l'atmosfera che ci ospiterà...seguono alcune foto...
www.reginellamarrakech.com
www.riadlej.com





Per info su costi e prenotazioni, contattatemi al:
benedettaspada@hotmail.com

Love
Benedetta

sabato 21 luglio 2012

life is rigth now

Milano dorme ancora...vederla sonnecchiare mi fa accorgere che è bella prima che cominci ad urlare.
Questo sabato mattina inizia con "un divenire", con un  pensiero di Gandhi che dice: "dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere". e mentre faccio colazione, penso a che cos'è questo cambiamento?
Credo che non ci sia una definizione opportuna, o meglio non amo le definizioni, così...cambiamento...svincolato da definizioni è tutto ciò che vogliamo.
Quando inizio una classe di yoga che gli allievi siano 10 o 100 io chiedo a loro di portare nella pratica sul tappetino un'intenzione, una possibilità, un cambiamento che vogliono attuare nella loro vita, piccolo o grande che sia, gli domando di spostare l'attenzione da tutto ciò che impedisce quel flusso, verso ciò che vogliono trasformare nella loro vita. A volte li vedo sorridere perplessi, a volte mi guardano come a dire: "fosse facile..." a volte li vedo respirare profondamente e cercare nei loro respiri ciò che per loro, in quel momento è cambiamento: chi vuole cambiare vita, chi vuole lasciare il lavoro per crearne uno nuovo, chi vuole chiudere una relazione distruttiva, chi vuole trovare un nuovo grande amore, chi vuole perdere peso, chi vuole diventare vegano...chi...
Ci sono tante strorie su di un tappetino, tante vite che si incontrano...ciò che mi affascina da anni in questa pratica millenaria è che nel momento stesso in cui invito i miei allievi di respirare profondamente, in quell'istante tutto ha un nuovo inizio, una nuova consapevolezza ci porta verso noi stessi, verso le nostre emozioni, verso il cambiamento.
Jon Kabat -Zinn, ( padre della mindfulness), insegna che la vita è questa straordinaria possibilità di entrare in contatto.
http://www.youtube.com/watch?v=jld5ok3kQAY&feature=relmfu 
http://www.youtube.com/watch?v=EU7vKitN4Ro&NR=1&feature=endscreen 

La vita è straordinariamente fantasiosa, la vita è "giusta adesso, in questo presente..."
Voi cosa ne pensate?

Love 
Benedetta

martedì 10 luglio 2012

"Happiness is not ready made. It comes from your own actions."

Questa mattina un amico al quale sono grata,  mi ha scritto questo:
"...Grazia è quello stato dove i gesti, pensieri entrano in osmosi con la terra ed evadono dalla tirannia dell'ego. Il proprio interesse diviene universale. Mia utopia è vivere di e in grazia. Tale connessione è decisamente feconda in luoghi ameni, circondate a creature svestite da compulsioni vittime del pensiero unico, del profitto asettico che alimenta la separazione, compartimentazione."
Questo pensiero mi ha portato a una riflessione a lungo termine: ...e se provassimo a vivere questo stato di Grazia, cosa accadrebbe?
Tra le pagine quotidiane di un insegnante yoga capita spesso di sentirsi dire: "voglio amare l'universo..."
Quanti di voi questa mattina si svegliano e dicono a se stessi guardandosi allo specchio: " voglio fare qualcosa di concreto per rendere la mia vita in uno stato di grazia..." quanti di noi trasferiscono quell'idea d'amore universale verso un principio nell'agire quotidiano?
e se questa mattina così, in maniera un po' informale, senza pretendere tutto e subito, facessimo il nostro primo passo verso l'utopia di un vivere di e in grazia, quali stati della nostro esistenza e di quella altrui si metterebbero in moto?
Mi piace l'idea di agire, di fare, è rassicurante pensare che ci sia qualcuno nel mondo che oggi possa sperimentare non solo un amore universale ma un'empatia sincera che permetta di agire, di voler cambiare qualcosa, piccola o grande che sia...
Vorrei dedicare un pensiero a tutti i miei maestri, dalla scuola materna all'università, a tutti coloro che insegnano un modo migliore di vivere. A tutti gli scrittori, i pittori, i medici...tutti coloro che all'egoismo antepongono il generoso impegno per migliorare la vita di tutti. A tutti i genitori che insegnano ai figli l'amore e l'onestà. A tutti coloro che amano e rispettano i loro simili senza eccezione...
Non è immediato ciò che vi chiedo di fare quest'oggi, ovunque vi troviate mi chiedo se possiate fare il primo passo?
 "Happiness is not ready made. It comes from your own actions." - H.H., the Dalai Lama

http://www.youtube.com/watch?v=Za75SkduQX8&feature=related 


Love

Benedetta

venerdì 6 luglio 2012

pausa pranzo con lo yoga...succede a Milano

http://www.photoduiliopiaggesi.com/Bio_Eng.html
Oggi è uscito sul Corriere Della Sera un articolo proprio carino, firmato da Gabriella Ledda, dedicato allo yoga dove si parla di ciò che faccio e di altri due cari amici e colleghi che stimo molto( Pausa Pranzo Con Lo Yoga)...qualche giorno fa mi hanno fotografata mentre tenevo una lezione privata a casa di Laura, Gloria e Marta...da anni per chi non lo sa ho privilegiato nel mio lavoro le classi private, o meglio personalizzate a casa o in ufficio... creo corsi yoga per ridurre gli stati di stress in azienda, e seguo a domicilio le persone che vogliono regalarsi un momento di benessere, un momento d'ascolto, un po' di yoga, ovvero riconnessione...l'idea nacque mentre viaggiavo all'estero e notavo che sempre più lo yoga sconfinava dai centri olistici, dai luoghi destinati per eccellenza al benessere e arrivava a casa, in ufficio, al museo...lì mi sono innamorata di questo modo nuovo, diretto di far stare bene, di ritagliarsi il tempo per farsi del bene ed ho pensato di abbandonare centri yoga, centri fitness con i quali collaboravo per dedicarmi appassionatamente alla gente di tutti i giorni: il manager stressato, la mamma che non ha tempo di ritrovare se stessa, la donna che lavora troppo, la coppia in crisi...la famiglia allargata che non si riunisce mai...insomma tutti...proprio tutti!!! mi piace questo lavoro, perchè mi permette di conoscere le persone più da vicino, certo non dico che non ami dare lezioni di gruppo o tenere workshop con molti studenti, lo faccio e amo farlo...ma il mio cuore ha abbracciato la strada delle lezioni a domicilio ovvero: dove vuoi, quando vuoi, con chi vuoi! Ricordo quando in una redazione di un noto giornale nazionale tenevo lezioni per un gruppo di giornalisti in un corridoio durante la pausa pranzo...era entusiasmante...erano disposti a sopportare tutto per quel momento che oggi oserei definire di puro entusiasmo...
Quando varco la soglia della casa di una persona, una famiglia, o di un gruppo di colleghi...qualcosa mi dice che nella mia vita e forse anche nella loro qualcosa sta cambiando...a volte succede...e questo mi permette di correre con gioia alle 7.30 di mattina a casa di Francesca e suo marito, ad esempio...loro fanno yoga prima di andare al lavoro...ma il regalo più bello arriva quando i figli di 6 e 3 anni alla fine della partica in punta di piedi si avvicinano e si sdraiano accanto a mamma e papà per un momento di relax...e ancora mi entusiasmo quando vado a casa di Massimiliano, da anni lui per ridurre lo stress del lavoro pratica yoga con me la sera poi è arrivata Ivana, la sua fidanzata che ogni 15 giorni si trsferisce a casa sua dalla Germania e fa lezione con me, oggi che i due stanno creando una casa insieme hanno già pensato alla Shala yoga per praticare in coppia...mi ha commosso quando lei mi ha chiesto di vedere in anteprima la casa per scegliere lo spazio dedicato alla pratica...mi piace così...quando un allievo ti fa entrare non solo nella sua casa ma anche un po' nella sua vita e allora yoga è aggregazione...mi piace così questo sdoganare lo yoga e renderlo alla portata di tutti.
Love

Benedetta

giovedì 5 luglio 2012

ansia, combbaterla con lo yoga?

e se l'ansia, lo stress, gli attacchi di panico si curassero anche con lo yoga?
vi è mai capitato di soffrire di attacchi d'ansia? di non poter prendere un autobus, di aver la sensazione di non respirare, di non deglutire, di avere giramenti di testa...tachicardia...nausea...potrei continuare all'infinito...avete mai pensato che invece di lottarci contro potreste andare incontro?
Ovvero, spesso quando soffriamo di un diasagio, di un dolore, quando ci troviamo in una situazione scomoda tendiamo a dire: "no, basta"...e se invece come risposta oggi ci concedessimi di dire: "provo a vedere cosa succede? provo a stare lì e non scappo via...."
provo a respirare, a non scappare da una situazione scomoda...almeno ci provo...è un po' come quando ci troviamo ad affrontare una postura complessa o almeno che noi crediamo impossibile...e così scappiamo via, la evitiamo...una volta durante un viaggio a Madrid ho incontrato un insegnante che mi ha fatto ripetere una posizione fino allo sfinimento, non pretendeva che io la eseguissi al meglio o completamente, ma che almeno ci provassi, che facessi quanto possibile per me in quel momento...che almeno non la evitassi...mi diceva che scappare o evitare era come evitare nella vita di affrontare le fatiche, gli imprevisti, come darsela a gambe levate d'innazi al problema, o meglio a quello che noi riteniamo un problema ma in realtà potrebbe rivelarsi una grande opportunità evolutiva.
Mi piacerebbe lanciare via etere questa riflessione: e se invece che evitare, scansare, scappare, ignorare...provassimo a stare lì? cosa accadrebbe? risulterebbe così impossibile? e se forse noi riuscissimo ad affrontare ciò che risulta così impensabile?
E se il mantra di oggi, di ogni giorno fosse: " tutto è possibile!"...potremmo cambiare il nostro destino?
C'è chi dice che ogni pensiero diventa un'azione, ogni azione diventa un destino...

Love

Benedetta

sabato 30 giugno 2012

l'amore ai tempi dello yoga...

ieri sera...ero a cena da un'amica che è anche un'allieva, parlavamo di vita tra un'insalata ed un bicchier di vino mentre i suoi figli giocavano...io le dico: "sei molto fortunata...hai una famiglia splendida..." lei mi risponde: " si lo so ma non è facile...voglio dire è un cammino in costruzione, ogni giorno...con l'uomo che ami e con i bambini...è accettare anche di restare ad affrontare i momenti in cui vorresti scappare..."
Rientrando a casa riflettevo su questi momenti difficili...e mi domandavo: " ma com'è che ai tempi dello yoga, ovvero in questo mondo che reagisce alla crisi mettendosi in gioco su un tappetino colorato tra posture, respiro e meditazione...com'è che in questo mondo dove si combatte per i diritti umani, per l'amore universale, per dare a tutti un'istruzione...com'è che quando ci si trova a tu per tu con l'altro, magari proprio con un individuo che amiamo o cerchiamo d'amare, tutto pare difficile? Difficile  quando hai la salute, difficile quando hai il soldi, difficile quando hai la libertà di riinventare insieme la vita...ancor più difficile per alcuni quando non hai la salute, quando non hai i soldi, quando apparentemente non ti puoi riinventare la vita...
E se in realtà poi il punto fosse seguire la via del cuore? e forse è questo che pare difficile? è forse mettersi in gioco che pare difficile? e se sei troppo sensibile, e se sei troppo forte...e se...
L'amore certo può finire...eppure sono convinta che l'amore abbia tante facce...davvero tante forme...e allora una faccia può cambiare, un tempo, un modo può finire ma ce ne si può riinventare un'altro?! e se questo non accade se l'amore non trova spazio per la tenerezza e la complicità...allora può subentrare l'affetto e l'affetto è anche stima, rispetto...e allora? in quel caso quando un rapporto finisce...ci si può accompagnare in maniera sana, saggia, bella verso il nuovo, si può dire all'altro: "guarda ci sarò...al di là di noi...se avrai bisogno di me ci sarò..." utopia? forse ma se hai amato una persona, resta un affetto, un qualcosa che ti spinge a dire, oltre la paura: " ti voglio bene...voglio farti del bene...voglio il tuo bene".
Allora si potrebbe obbiettare che l'amore non finisce...forse in un certo senso è così...l'amore non finisce...
Durante le classi di yoga un maestro osserva l'allievo e quando nota che lo studente trova molta difficoltà in una postura..."eureca"...questa è la postura su cui il maestro lo farà lavorare di più, proprio questa è per lui ciò di cui ha bisogno,l'allievo la ripeterà a volte fno allo sfinimento e fino al giorno in cui qualcosa si sbloccherà e a quel punto potrà scegliere se restare lì o passare ad una postura sucessiva...allora mi viene da pensare che questo valga anche per i rapporti, voglio dire: e se invece che scappare quando una relazione ci chiede di più? ci tocca nel profondo? ci mette a confronto con i nostri limiti e paure? se restassimo lì ad affrontare quel pezzo di vita insieme? sarebbe diverso forse...e poi si dopo aver affrontato, messo in gioco, vissuto, superato allora si potremmo porci la domanda se restare o andare...allora l'andare sarebbe tutta un'altra storia?!
Lancio via etere questa riflessione: e se la vostra vita fosse un lungo tappetino che si srotola d'amore...cosa accadrebbe?

Love & peace

Benedetta

venerdì 29 giugno 2012

Il Dalai Lama a Milano...

Il Dalai Lama a Milano, ha reso per 2 giorni questa città spesso così asciutta e formale, un luogo di pellegrinaggio, un luogo di meditazione, non siamo riusciti a donare a sua Santità la cittadinanza onoraria, ma molte cose sono cambiate...a chi mi parla di amore universale e poi esce da una lezione di yoga e impreca contro il primo che lo contraddice, io vorrei ricordargli questo:
 Alcuni doni di Sua Santità, piccole pillole dense di saggezza, mi hanno confermato che la via giusta è la Via del Cuore:
“L’unica cosa davvero importante nella vita è l’intelligenza. E’ l’intelligenza che ci permette di sviluppare un infinito sentimento di amore e compassione. E l’intelligenza, per essere costruttiva, deve essere fondata sul buon cuore e su sani principi.”
“Questa vita è molto breve. Non c’è certezza. Dobbiamo praticare l’altruismo subito. Ora!”
“La compassione di parte appartiene anche agli animali. La compassione universale è possibile solo agli esseri umani.”
“Abbiamo il diritto di non soffrire e di essere felici.”

“Per prima cosa dobbiamo abbandonare tutto ciò che non è meritorio. Contrariamente, questo ti porterà alla sofferenza.”

A chi mi dice che ama l'universo io rispondo: " mi fa molto piacere, allora rimboccati le maniche e agisci perchè ogni singolo individuo che entra in contatto con il tuo universo stia bene, sia accolto, amato per ciò che è...sia al sicuro...perchè l'amore universale è tale se è fondato sul buon cuore e sani principi...e se questo è vero, allora vale anche per tua madre, tuo padre, tua moglie, tuo marito, il tuo collega, chiunque ti cammina accanto vicino o lontano."
Mi piace chiudere questo post con un pensiero, ieri ho chiesto ad un amico: " a che punto sei sulla scala della felicità?..." 
Lui mi ha risposto: "8,5"...e poi mi ha detto " il problema è che noi ci concentriamo sul  quel 1,5 che ci manca...ma la grande opportunità di ogni giorno è aggiungere quel 1,5...come non lo sai, te lo dirà la giornata...ma ti potrà anche dire come sei stato fortunato a svegliarti a quel 8,5...e ti da l'obbiettivo per svegliarti il giorno dopo..."
Allora tra le parole del mio amico e ciò che dice Sua Santità, io ci vedo continuità...e se quel 8,5 e 1,5 si realizzasse proprio scegliendo la Via del cuore? 
Love & Peace
Benedetta
 

giovedì 28 giugno 2012

Jivamukti yoga e la vita ha un altro sound

circa 2 anni fa mi trovavo a Berlino, era novembre...erò lì con amici e colleghi per partecipare ad uno straordinario workshop tenuto da Sharon Gannon e David Life del Jivamukti yoga, fu un evento epocale, fuori il freddo gelava le strade ma noi in più di 200 studenti in un grande loft tra musiche e sequenze danzate sudavamo e ci scaldavamo il cuore, bruciando i cattivi pensieri...
Ieri sera a Milano ho partecipato alla splendida classe di An e Michael Barnes, lei direttirce del centro Jivamukti di Berlino, lui di quello di Sidney...la classe era caldissima, Anja e Michael hanno trasmesso una forza e una gioia a cui spesso in alcune scuole italiane si rinuncia per far spazio ad un dogmatismo forzato...loro invece con un sound generoso ci hanno ricordato la via di una pratica gioiosa...dove, tutto è possibile...se vi trovate a viaggiare per il mondo passate da New York e fermatevi quì: http://www.jivamuktiyoga.com  o se quest'estate siete in Salento...2 sono gli appuntamenti da non perdere, per info provate a dare uno sguardo a questo sito:
 love & peace
Benedetta- Padmapani